Il Consiglio federale respinge l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso"
BERNA - Per il Consiglio federale e il Parlamento, l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso" - in votazione il prossimo 7 marzo - va respinta.
Un divieto su scala nazionale, si legge in una nota odierna dell'esecutivo, limiterebbe i diritti dei Cantoni, danneggerebbe il turismo e non aiuterebbe neppure le donne costrette a dissimulare il viso. L'iniziativa «è inutile. In Svizzera, le donne che dissimulano completamente il viso sono pochissime e si tratta in primo luogo di turiste che si fermano solo temporaneamente nel nostro Paese».
L'iniziativa chiede che nessuno possa dissimulare il volto e la disposizione troverebbe applicazione in tutti i luoghi accessibili al pubblico (con alcune eccezioni). La questione è attualmente di competenza cantonale. E il Consiglio federale resta convinto che questa sia la scelta migliore, dato che i singoli Cantoni conoscono meglio preoccupazioni e sensibilità della propria popolazione.
«Una strada sbagliata»
L'introduzione a livello nazionale del divieto, prosegue la nota, non apporterebbe neppure un guadagno in termini di sicurezza. E per la lotta contro gli estremismi, viene sottolineato, il Parlamento ha deciso altri provvedimenti, tra cui un inasprimento del diritto penale e le misure di polizia per la lotta al terrorismo.
Il Consiglio federale e il Parlamento sono invece favorevoli a un controprogetto indiretto che stabilisce l’obbligo di mostrare il proprio viso alle autorità se è necessario a fini identificativi. «Un divieto di indossare determinati vestiti è la strada sbagliata».
Un no, ha spiegato questa mattina durante una conferenza stampa la consigliera federale Karin Keller-Sutter, «non significa che si possa semplicemente andare in giro a volto coperto. Ci sono situazioni in cui il volto deve essere mostrato».