Alle prossime federali gli ecologisti puntano a un seggio in governo, ma non a danno della sinistra
BERNA - Qualora i partiti borghesi offrissero loro un seggio in Consiglio federale a spese del PS, i Verdi non accetterebbero: lo sostiene il presidente ecologista Balthasar Glättli spiegando di non voler silurare l'alleanza con i socialisti per entrare in governo.
Glättli aveva già avanzato in passato la pretesa di un seggio verde dopo le elezioni federali del 2023. "Esigiamo questo seggio per spingere la questione ecologica, e a questo scopo ci servono due socialisti", afferma in un'intervista pubblicata oggi dai giornali romandi di Tamedia.
Se un rappresentante dei Verdi dovesse essere eletto al posto di un socialista verrebbe invitato a rifiutare, spiega il consigliere nazionale zurighese: i Verdi non devono stare a un gioco volto a danneggiare la sinistra.
Glättli ha quindi reiterato la sua pretesa di un seggio ecologista in governo: "è inaccettabile che PLR e UDC detengano una maggioranza assoluta in Consiglio federale sebbene non abbiano la maggioranza né in parlamento, né tra la popolazione".
Alle elezioni federali per il Consiglio nazionale l'obiettivo dei Verdi è di eguagliare o perfino superare il risultato del 2019. Allora era stata raggiunta una quota di voti del 13,2%. Il presidente degli ecologisti si rallegra del dinamismo attuale: in due anni il numero dei membri del suo partito è aumentato di quasi il 20%.