L'attuale consigliere nazionale PS punta a ottenere un posto nella Camera dei Cantoni nelle elezioni federali del 2023.
LOSANNA - Il consigliere nazionale vodese Pierre-Yves Maillard (PS), già consigliere di Stato e attuale presidente dell'Unione sindacale svizzera, vuole candidarsi per un posto al Consiglio degli Stati in vista delle elezioni federali del 2023.
La mossa di Maillard con largo anticipo si spiega col fatto che un altro socialista vodese, nonché deputato al Consiglio nazionale, Roger Nordmann, ha dichiarato poco tempo fa di essere interessato a un seggio alla Camera dei Cantoni.
Maillard ha detto al quotidiano 24Heures in edicola oggi di volersi mettere a disposizione forte della sua esperienza nell'esecutivo cantonale e a livello federale quale deputato. Egli ha spiegato anche le sue intenzioni con le difficoltà incontrate dal partito alle ultime elezioni cantonali, svoltesi col sistema maggioritario.
Stando agli statuti del PS vodese, il presidente del gruppo socialista alle Camere federali, Roger Nordmann, non può brigare un altro mandato per la camera del popolo dove siede dal 2004. La candidatura di Maillard, molto popolare nel suo cantone, potrebbe quindi significare la fine della carriera politica di Nordmann.
Interrogato su questo aspetto dal giornale, Maillard si è detto dispiaciuto, ma a suo avviso la sinistra deve progredire agli Stati. Se avessimo la stessa forza del Nazionale anche ai Cantoni, ha sottolineato, la sinistra avrebbe ottenuto 15 miliardi di franchi dalla Banca nazionale svizzera per l'AVS, il doppio di quanto la riforma in corso vorrebbe togliere alle lavoratrici con l'aumento dell'età di pensionamento.
L'ex ministro vodese ammette che la battaglia per un seggio agli Stati sarà difficile dal momento che la destra ha capito che, per vincere, deve presentarsi unita, una necessità alla luce del sistema maggioritario in vigore per l'elezione alla camera dei cantoni.
Il PS vodese deciderà il 25 giugno prossimo chi candidare al Consiglio degli Stati. Attualmente, Vaud è rappresentato a Berna dal "senatore" PLR Olivier Français e dalla "senatrice" Verde Adèle Thorens.