Entrambi gli oggetti, benché i risultati siano ancora parziali, verranno respinti dalla popolazione cantonale.
ZURIGO - Niente diritto di voto a partire dai 16 anni e niente congedo parentale di 18 settimane per i padri e per le mamme nel canton Zurigo. Dalle urne sono invece usciti due sì per altri due oggetti poco controversi.
In base a dati ancora parziali, relativi a 122 comuni su 176, un'iniziativa parlamentare dei Verdi liberali per il diritto di votare ed eleggere a partire dai 16 anni, ma non di candidarsi alle elezioni, ha raccolto alle urne il 73,6% di voti contrari. O il 64,2% secondo una proiezione del primo pomeriggio. Il testo era appoggiato dal governo e in parlamento da PS, Verdi, Centro, evangelici e Lista alternativa. Contrari invece PLR e UDC.
Attualmente solo il canton Glarona, in seguito ad una decisione della Landsgemeinde del 2007, concede il diritto di votare a livello cantonale e comunale ai 16 e 17enni. Proposte analoghe sono state portate avanti, finora con poco successo, anche in altri cantoni. A livello federale un'iniziativa parlamentare in tal senso è tuttora pendente davanti alla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale.
Un'iniziativa del PS che intendeva concedere un congedo parentale di 18 settimane sia ai padri che alle madri ha raccolto il 74,2% di "no" secondo i dati parziali (il 74,0% secondo la proiezione). Anche nel canton Zurigo continueranno quindi ad essere applicate le norme federali, con un congedo di maternità di 14 settimane e il congedo paternità di due settimane in vigore dal 2021.
Il parlamento e il governo zurighesi erano contrari all'iniziativa, principalmente per ragioni finanziarie. Il Dipartimento dell'economia ha stimato i costi diretti in 423 milioni di franchi all'anno. Il comitato contrario stimava i costi indiretti addirittura in 1,6 miliardi di franchi.
Con una maggioranza del 59,5% secondo i dati parziali (il 65,9% per la proiezione) i votanti zurighesi hanno invece accettato di inserire nella Costituzione cantonale il principio della protezione del clima. Governo e parlamento erano favorevoli alla modifica costituzionale, mentre a livello di partiti solo l'UDC e contraria.
Approvata, con il 61,5% di voti a favore secondo il parziale (il 68,0% per la proiezione) anche una revisione della legge cantonale che regola la naturalizzazione degli stranieri. Nei suoi regolamenti, il governo federale ha fissato tra due e cinque anni il periodo minimo di residenza in un comune per richiedere il passaporto svizzero. Zurigo ha scelto due anni, ma l'UDC - ora sconfessata - ha lanciato il referendum.