La Svizzera dà il suo contributo per la ripresa post-pandemica nei paesi più in difficoltà
BERNA - Per la lotta alla povertà a livello globale, la Svizzera ha deciso oggi di ricapitalizzare con 725 milioni di dollari l'Agenzia internazionale per lo sviluppo (IDA) della Banca mondiale. Questa somma verrà versata nell'arco di nove anni.
I fondi saranno impiegati nei 74 Paesi più poveri del mondo allo scopo anche di finanziare la ripresa dopo la crisi del coronavirus realizzare l'Agenda 2030 dell'ONU per lo sviluppo sostenibile.
La Confederazione, precisa una nota governativa odierna, stanzierà inoltre 56,87 milioni di dollari a favore dell'iniziativa internazionale per la riduzione del debito (MDRI).
La crisi causata dalla pandemia di coronavirus ha colpito duramente molti Paesi in via di sviluppo e ha riportato circa 100 milioni di persone al di sotto della soglia di povertà estrema. Per fornire alla Banca mondiale la liquidità necessaria per mettere avviare una reazione efficace, l'IDA ha anticipato di un anno la sua ventesima ricapitalizzazione.
L'IDA è il fondo della Banca mondiale che sostiene i Paesi più poveri. Tra luglio 2022 e giugno 2025 investirà 93 miliardi di dollari per migliorare i servizi sanitari ed educativi, per promuovere il settore privato e la creazione di posti di lavoro e per aumentare la resilienza nei confronti delle crisi e dei cambiamenti climatici, anche nei Paesi fragili e attraversati da conflitti.