È il parere del consigliere nazionale Martin Bäumle, che spinge per un negoziato «senza pregiudizi»
ZURIGO - Il consigliere nazionale Martin Bäumle, verde-liberale zurighese, chiede di negoziare con il presidente russo Vladimir Putin per la guerra in Ucraina. Una richiesta già avanzata anche dai consiglieri nazionali dell'UDC Magdalena Martullo-Blocher e Roger Köppel.
«Non bisogna semplicemente demonizzare Putin, ma cercare una soluzione con lui», dice Bäumle in un'intervista rilasciata ai quotidiani del gruppo Tamedia. È necessaria una soluzione negoziale orientata alle reali possibilità politiche, aggiunge il parlamentare verde-liberale, che personalmente ha stretti rapporti con l'Ucraina e la Russia.
Al momento sembra che Putin non voglia negoziare. Ma ci sono sempre stati ripetuti segnali del contrario, sostiene Bäumle. Se si vuole trovare una soluzione, bisogna essere disposti ad intavolare senza pregiudizi dei colloqui, malgrado un esito incerto.
Se il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si ostina, come fin dall'inizio, a chiedere a Putin il ritiro completo delle forze russe dai territori conquistati, compresa la Crimea, i colloqui sono impossibili, nota Bäumle.
Ma, naturalmente, ciò vale anche per Putin, che non può insistere sulla capitolazione di Zelensky e sull'annessione di nuovi territori. Per quanto riguarda la regione del Donbass, il consigliere nazionale dei Verdi liberali dice di non credere più che le aree separatiste possano essere reintegrate in Ucraina.
Bäumle è comunque duro su Putin: È lui l'aggressore. Sta calpestando il diritto internazionale. I diritti umani non sembrano interessargli e sta governando la Russia in modo sempre più dittatoriale. Tuttavia - conclude - non c'è alternativa al negoziato con la Russia di Putin.