Il co-presidente del Partito socialista ha criticato le richieste di pubblicazione immediata delle informazioni
BERNA - Il co-presidente del Partito socialista (PS) Cédric Wermuth ha messo in guardia dalla condanna a priori e da conclusioni affrettate nell'ambito della vicenda della fuga di notizie in seno al Dipartimento federale dell'interno sulla strategia anti-Covid del governo.
Oltre alla giustizia tocca al Consiglio federale nel suo insieme e alle Commissioni della gestione del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati occuparsi del tema, ha affermato oggi Wermuth alla "Samstagsrundschau" di Radio SRF.
Le indiscrezioni vanno chiarite, ha aggiunto il consigliere nazionale argoviese. Spetterà ai tribunali decidere se si sia trattato di violazioni del segreto d'ufficio in senso giuridico.
Il co-presidente del PS ha poi criticato le richieste di pubblicazione immediata di informazioni. Chi lo esige vuole di fatto una condanna a priori dei membri dell'amministrazione federale citati per nome.
A Wermuth non piace il modo falso con cui viene portata avanti la discussione: «Purtroppo da alcuni anni il governo è un vero e proprio colabrodo per quanto riguarda il contenuto delle sedute», ha sostenuto. Le indiscrezioni sono ormai all'ordine del giorno nella Berna federale.
La "Schweiz am Wochenende" aveva riferito una settimana fa che l'ex capo della comunicazione del ministro dell'interno Alain Berset, Peter Lauener, aveva ripetutamente passato a Ringier, editore tra l'altro del "Blick", informazioni confidenziali sulle misure per contrastare il Covid previste dal Consiglio federale.