Il Consiglio federale ha previsto tre distinti stati maggiori: uno centrale, uno a livello politico-strategico e uno a livello operativo.
BERNA - Uno stato maggiore di crisi a livello politico-strategico e uno a livello operativo. Sono le idee scaturite dal "cilindro" del Consiglio federale per far fronte, memore della pandemia di coronavirus, a future crisi complesse e, nel possibile, anticiparle.
Entro fine anno, indica una nota governativa odierna, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e la Cancelleria federale (CaF) dovranno presentare le basi legali della nuova organizzazione.
In ogni caso, specifica il comunicato, la suprema autorità direttiva resta il Consiglio federale. Oltre ai due summenzionati organismi, se ne aggiungerà un terzo: uno Stato maggiore centrale permanente incaricato di supportare gli stati maggiori dei dipartimenti nella gestione di crisi.
Tre pilastri per le future crisi
Le valutazioni della CaF e della Conferenza dei Governi cantonali nonché il rapporto delle Commissioni della gestione delle Camere federali sulla gestione di crisi durante la pandemia hanno individuato un certo margine di miglioramento.
Il Consiglio federale crede che le strutture e i processi ordinari dell'Amministrazione federale non debbano essere modificati in modo sostanziale. Cionondimeno, in futuro il lavoro degli stati maggiori di crisi dovrà ricevere un sostegno più efficace sul piano metodologico e amministrativo.
Uno Stato maggiore permanente
Tali prestazioni saranno fornite da uno Stato maggiore centrale permanente, composto dai collaboratori del DDPS, dei dipartimenti e della CaF e incaricato di fornire supporto nella gestione di crisi a livello sovradipartimentale. Lo Stato maggiore centrale permanente potrà così favorire una migliore continuità, una procedura uniforme nella gestione di crisi della Confederazione e una conservazione delle conoscenze più duratura tra una crisi e l'altra. Esso avrà in particolare il compito di coinvolgere gli attori rilevanti e di garantire la presentazione integrale della situazione.
Stato maggiore «politico» e operativo
Per affrontare crisi complesse, in futuro il governo potrà impiegare lo Stato maggiore di crisi politico-strategico (SMCPS), diretto dal dipartimento responsabile per la crisi in questione. Il compito dello SMCPS? Preparare sul piano politico le proposte per l'esecutivo e coordinare la gestione di crisi a livello sovradipartimentale coinvolgendo tutti gli attori rilevanti.
Lo SMCPS sarebbe composto dai segretari generali dei dipartimenti interessati, dai vicecancellieri, dall'Amministrazione federale delle finanze, dall'Ufficio federale di giustizia, dalla SECO. Possono partecipare anche il cancelliere della Confederazione e servizi esterni.
Il dipartimento responsabile potrà inoltre istituire, se necessario, uno Stato maggiore di crisi operativo (SMCOp) il quale garantisce il coordinamento tra le unità amministrative ed elabora le informazioni e la documentazione di base necessaria per lo SMCPS.
I particolari riguardanti i tre pilastri della futura organizzazione di crisi nonché alla collaborazione reciproca e con i partner esterni saranno chiariti nella fase di attuazione. Il DDPS e la CaF, in collaborazione con gli altri dipartimenti, dovranno quindi definire le prestazioni, i processi e le risorse dello Stato maggiore centrale permanente affinché il Consiglio federale possa decidere in merito entro la fine del 2023. Prima della fine dell'anno sarà inoltre elaborata una nuova ordinanza per la gestione di crisi che sostituirà le attuali basi legali.
Cantoni e comunità scientifica
I Cantoni, la comunità scientifica e, a seconda dei casi, eventuali altri attori rilevanti saranno coinvolti nei lavori dello SMCPS e dello SMCOp.
In una situazione di crisi essi saranno coinvolti dal dipartimento responsabile, il quale riceve il supporto dello SMCPS nell'esecuzione di tale compito. I dettagli relativi a tale coinvolgimento saranno chiariti nell'ambito dell'attuazione.
Grazie a una più forte sinergia tra la gestione dei rischi della Confederazione, l'identificazione precoce delle crisi, l'analisi continua della situazione e del contesto e le analisi dei dipartimenti sarà possibile migliorare la capacità di anticipare le crisi. In tal modo, il Consiglio federale avrà la possibilità di impiegare con tempestività un'organizzazione di crisi sovradipartimentale.