Cambia la definizione, a livello penale, di “stupro”. I due rami del Parlamento si sono uniti sul compromesso
BERNA - Abusare dello stato di shock (“freezing”) di una persona per spingerla ad avere rapporti sessuali? Si potrà essere condannati per stupro.
Dopo gli Stati a marzo, anche il Consiglio Nazionale ha infatti questa mattina approvato (con 105 voti a 74) il compromesso sulla revisione degli articoli del Codice Penale relativi alla violenza sessuale. Cambia quindi la definizione di stupro a livello penale: verrà d'ora in poi tenuto conto in modo esplicito della potenziale “paralisi” delle vittime.
Le due Camere, lo ricordiamo, si erano fin qui opposte su questo aspetto centrale del dossier: da una parte "no significa no" e dall'altra "solo sì significa sì". Ad averla spuntata è quindi un compromesso: ci si baserà sul modello del rifiuto (”no”), ma verrà presa in considerazione l’eventualità del “freezing“.
Amnesty Svizzera ha accolto con favore il voto odierno. «Migliorerà l'accesso alla giustizia per le molte vittime di violenza sessuale», ha scritto l'associazione in un comunicato odierno. «Questa è una vittoria per i diritti umani in Svizzera e per tutte le persone e le organizzazioni che da tempo si impegnano per questa causa».
Con il compromesso, il plenum ha adottato anche l'obbligo per gli autori di reati di seguire programmi di prevenzione e educazione. Gli Stati avevano scelto una formulazione solo facoltativa, mentre il Nazionale eccezioni solo in casi individuali.
La Camera del popolo si è allineata a quella dei cantoni anche per quanto riguarda l'entità della pena: almeno un anno per il reato di violenza carnale con coazione. Unità di vedute fra le due Camere anche per quanto riguarda la questione dell'età della vittima per la prescrizione dei reati di aggressione sessuale, che è stata lasciata a 12 anni. In precedenza, il Nazionale aveva scelto di innalzare la soglia a 16 anni.
Il Nazionale ha infine tacitamente mantenuto la sua posizione in merito all'adescamento di fanciulli da parte di una persona adulta (cibergrooming). A differenza degli Stati, la maggioranza del della Camera del popolo ritiene che questa pratica debba essere sanzionata. Per questo, il dossier torna agli Stati.