Il Consiglio federale fa il punto della situazione: in questi otto mesi sono stati oltre 140 gli incontri svolti con la delegazione svizzera
BERNA - Il Consiglio federale nella sua seduta odierna ha fatto il punto della situazione sullo stato dei negoziati con l'Unione europea (UE). Sono state in tutto oltre 140 le sedute negoziali portate avanti dal 18 marzo scorso a oggi, grazie alla delegazione svizzera guidata dal capo negoziatore Patric Franzen. Stando a quanto riportato nella nota stampa diffusa, i lavori interni e le discussioni con i Cantoni, le parti sociali, i partner economici e i gruppi di interesse coinvolti hanno permesso di fare passi avanti su vari fronti, soprattutto sulle questioni istituzionali e gli aiuti di Stato. In altri, in particolare per quanto riguarda la libera circolazione delle persone, l’energia elettrica e il contributo svizzero alla coesione, le due parti continueranno a negoziare nell’intento di giungere a posizioni convergenti.
Lavori interni - Sul piano interno, i lavori volti ad attuare gli elementi del pacchetto in Svizzera hanno permesso ai dipartimenti interessati di determinare le leggi e le ordinanze che devono essere emanate o modificate nonché le necessarie misure di accompagnamento. Gli atti giuridici dell’UE che la Svizzera dovrebbe recepire nell’ambito del pacchetto sono attualmente circa 150. Il messaggio che sarà trasmesso al Parlamento è già in fase di redazione.
Inoltre, il Governo è stato informato del risultato delle discussioni con i Cantoni, le parti sociali, i partner economici e i gruppi di interesse coinvolti, che hanno riguardato i temi chiave dell’immigrazione, della protezione dei salari, dell’energia elettrica e dei trasporti terrestri. Anche in questo caso i lavori proseguono.
Erasmus+ - L’Esecutivo ha inoltre preso una decisione di principio concernente il programma dell’UE Erasmus+: punta a un’associazione della Svizzera a questo programma a partire dal 2027 e sottoporrà la decisione di finanziamento al Parlamento nell’ambito del messaggio sul pacchetto globale. Parallelamente è prevista la messa a punto di un sistema nazionale di attuazione e gli attori del settore dell’istruzione sono invitati a prepararsi.
Prossime tappe - Il DFAE e gli altri cinque dipartimenti interessati (DFGP, DEFR, DATEC, DFI e DFF) sono stati incaricati di proseguire i negoziati con l’UE e di portare avanti i lavori di attuazione interna, compresi quelli sulle misure di accompagnamento e sulle conseguenze finanziarie, in vista dell’elaborazione di un messaggio sull’intero pacchetto.
Obiettivo dei negoziati - L’obiettivo dei negoziati, precisa infine la nota, è garantire la sicurezza e la prosperità della Svizzera stabilizzando e sviluppando la via bilaterale con l’UE. L’attuale situazione geopolitica mette in evidenza l’importanza di relazioni stabili e di qualità tra la Svizzera, da un lato, e l’UE e i suoi Stati membri, dall’altro, in particolare quelli confinanti con il nostro Paese.