Lo fa sapere il DFAE. La Confederazione, ora, auspica una riconciliazione dopo la caduta di Assad
BERNA - Dopo la caduta, stamani, del regime di Bashar al-Assad in Siria, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha invitato tutte le parti a proteggere i civili, a rispettare il diritto internazionale umanitario e a impegnarsi per la pace e la riconciliazione.
Il DFAE sta monitorando attentamente la situazione in seguito agli ultimi sviluppi nel paese, indica oggi pomeriggio lo stesso dipartimento sulla rete sociale X.
Circa 60 persone sono iscritte nel registro degli svizzeri all'estero per la Siria e un'altra è registrata su Travel Admin, l'app di viaggio del DFAE, come persona di passaggio, ha poi indicato il dipartimento a Keystone-ATS.
Non è stata ancora presentata alcuna richiesta di assistenza consolare. La "Helpline DFAE" per la Siria non ha ricevuto alcuna chiamata.
Il DFAE non organizza partenze. Si applicano i principi della responsabilità individuale ai sensi della Legge sugli Svizzeri all'estero (LSEst).
Il DFAE in Siria è rappresentato da un ufficio umanitario della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), che rimane operativo. Tutto il personale del DFAE nel paese sta bene. Dall'aprile 2011, vengono sconsigliati i viaggi e i soggiorni in Siria.
Siriani in festa - Intanto, la comunità siriana in esilio in Svizzera ha reagito con gioia alla caduta del regime di Bashar al-Assad. Una manifestazione spontanea è stata programmata per il tardo pomeriggio di oggi sulla piazza della stazione di Berna, ha annunciato l'Associazione Siria-Svizzera, interpellata da Keystone-ATS.
I membri della comunità siriana in esilio hanno seguito da vicino gli eventi degli ultimi giorni. Siamo «felicissimi per la caduta del leader Bashar al-Assad», ha dichiarato Therese Junker, copresidente dell'associazione.
Alcuni si chiedono già cosa significhi la fine di al-Assad per il loro statuto in Svizzera. Nonostante la gioia, nessuno sa come si svilupperà la situazione politica in Siria. Si spera che rimanga pacifica, ha continuato Junker.
Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica, alla fine del 2023 nella Confederazione vivevano circa 28'000 cittadini siriani.
L'Associazione Siria-Svizzera, fondata nel 2019, si impegna per l'integrazione delle persone fuggite dal loro paese e rifugiatesi nella Confederazione. Organizza eventi culturali per favorire gli scambi tra siriani e popolazione elvetica.