Nel nostro cantone resta difficile stare in tenuta adamitica. Un naturista: «Non c’è sufficiente dialogo con le autorità»
LUGANO - Per chi cerca un contatto più diretto con la natura, si tratta di naturismo. Per gli altri è invece nudismo. Fatto sta che oltre San Gottardo sono almeno una decina le associazioni che offrono spazi per stare in tenuta adamitica. Mentre in Ticino resta difficile trovare un luogo adatto. O perlomeno un’area indisturbata in cui sia ufficialmente consentito levarsi tutti i vestiti. «Negli scorsi anni si era tentato di trovare uno spazio, ma non c’è stato nulla da fare» ci dice Valentino Alfano, che si autodefinisce «naturista da sempre». Dall’Organizzazione naturista svizzera (Ons) ci parlano di «terreni troppo cari» o di «numero esiguo di naturisti». Ma per Alfano si tratta piuttosto «di un’assenza di dialogo con le autorità, nonché di una visione distorta del naturismo».
Ognuno ha il suo luogo segreto - Avegno in Vallemaggia o Golino nelle Centovalli: sono questi i luoghi conosciuti del nudismo ticinese. Non sono ufficiali, ma sono più o meno tollerati dalle autorità. «Però poi tra i frequentatori si trovano anche esibizionisti, scambisti e altro. E tra le piante non mancano i guardoni» sottolinea ancora Alfano, che quindi ci parla dei luoghi segreti: «Io in genere cerco posti un po’ isolati lungo i fiumi, dove soprattutto non si disturbano altri bagnanti a cui piace indossare il costume». Come trovare dunque il proprio luogo segreto? «In Ticino le valli non mancano - spiega il nostro interlocutore - ma è sufficiente recarsi sulle rive dei fiumi Maggia e Verzasca, e a partire da un posto frequentato dai bagnanti risalire il corso d’acqua per una ventina di minuti. Di sicuro si incontra qualcuno che prende il sole nudo». Insomma, la parola chiave è “inaccessibilità”: «Quando poi si trova una pozza o un boschetto preferiti, quello è il proprio luogo segreto».
L’ufficialità? Un vantaggio - Per ora in Ticino i luoghi ufficiali per naturisti e nudisti non ci sono. Eppure, come sostiene Alfano, sarebbero i frequentatori stessi a garantire la sicurezza nell’area: «Guardoni e gente che non segue questa filosofia verrebbero allontanati dai naturisti stessi».
«La situazione è migliorata» - Negli scorsi anni non sono mancate le polemiche attorno alla presenza di nudisti ad Avegno e Golino. «Ora la situazione è però migliorata» assicura Ottavio Guerra, sindaco del Comune di Centovalli. «In passato il fenomeno era presente non solo a Golino, ma tendeva a diffondersi lungo il corso del fiume Melezza, verso le Terre di Pedemonte. Adesso c’è qualche frequentatore nella zona nota di Golino». Da parte delle autorità c’è dunque tolleranza: «Non sono più emersi problemi di sicurezza pubblica». Anche ad Avegno nessuna segnalazione: «La stagione è effettivamente iniziata da poco - afferma il sindaco Mario Laloli - ma non si contano reclami da parte dei bagnanti».