Cerca e trova immobili

CANTONEDalle larve di farina ai grilli... l’insetto nel piatto funziona

09.04.18 - 17:35
Un anno dopo l’autorizzazione al consumo d’insetti in Svizzera, il bilancio di Coop Ticino è «molto positivo». E anche altre iniziative mettono le ali
Dalle larve di farina ai grilli... l’insetto nel piatto funziona
Un anno dopo l’autorizzazione al consumo d’insetti in Svizzera, il bilancio di Coop Ticino è «molto positivo». E anche altre iniziative mettono le ali

TICINO - Per migliaia d’anni abbiamo convissuto con gli insetti, ma solo da uno anche gli  svizzeri hanno iniziato a cibarsene. Alla vigilia dell’anniversario del 1 maggio, quando tre specie (larve della farina, grillo domestico e locusta migratoria) vennero ammesse come derrate alimentari, Tio/20Minuti traccia un breve bilancio.

A fare da pioniere è stata Coop offrendo in un numero sempre crescente di  filiali prodotti a base di larve della farina. Nel nostro cantone ha iniziato l’ipermercato Resega di Canobbio, seguito ad inizio gennaio da quello di Losone. Insomma, l’idea da larvale s’è fatta farfalla e sta volando bene: «Siamo molto soddisfatti dell’esperienza: il feedback dei nostri clienti è molto positivo e abbiamo venduto tutti i nostri prodotti sin dal loro lancio» dice Mirko Stoppa, portavoce di Coop regione Ticino. A conferma della crescita costante dell’interesse dei consumatori per questa proposta , eccone le tappe della crescita: «Nell’agosto 2017, abbiamo iniziato con la vendita di polpette e di hamburger in sette supermercati. Da allora, abbiamo costantemente ampliato il numero di negozi in cui i prodotti sono disponibili. Oggi, questi prodotti (ai quali a novembre dello scorso anno si è aggiunta anche una barretta dolce a base di insetti) si trovano in 35 supermercati. Inoltre, le barrette sono disponibili anche in tutti i 14 negozi Coop-to-go, oltre ai 35 supermercati. Se la domanda continua ad essere così elevata, siamo generalmente interessati a vendere i prodotti in altri negozi». Per questioni di concorrenza Coop non rilascia cifre sulla vendita dei singoli prodotti, ma il trend, come detto, è molto positivo e il gruppo si ritiene «molto soddisfatto».

Un tassello dopo l’altro sta prendendo forma anche la Fattoria per gli insetti commestibili, un progetto nato da un’idea dell’architetto Karim Notari, entomofago entusiasta di Lugano. «Il bilancio è estremamente positivo - dice il promotore -. La nostra Entofarm sarà un centro di divulgazione e cultura, con scuola di cucina e allevamento didattico. Si procede a piccoli passi perché non abbiamo aiuti pubblici, ma gli eventi organizzati finora hanno riscosso molto successo». Su tutti l’aperitivo a base di insetti proposto al sindaco e ai municipali di Lugano. «Anche a livello culinario abbiamo fatto passi avanti enormi grazie all’aiuto di uno chef della città». La rivoluzione qui è ancora più spinta, perché si tende a preservare la forma dell’insetto nel piatto: «Puntiamo sui grilli che vengono allevati da noi nel nostro rifugio antiatomico. Ne alleviamo circa ventimila. A livello nutritivo i grilli sono i più interessanti tra le tre specie autorizzate, perché contengono anche i carboidrati e possono costituire un pasto completo». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE