Riva San Vitale è in subbuglio per i continui disordini causati da un 34enne da poco trasferitosi in paese. L'aggressione immortalata in un video è solo l'ultimo episodio
RIVA SAN VITALE - «Ti sfiletto, sono un macellaio». L'immagine di un ubriaco che brandisce un coltellino svizzero, inseguendo un giovane nella piazza di Riva San Vitale, è l'ultima goccia in un vaso già straripato. Il fatto risale a lunedì e il video – girato con il telefonino da alcuni presenti – è stato pubblicato ieri da tio.ch/20minuti.
La petizione - In realtà, si scopre, è solo l'ennesimo epidosio. Alcuni giorni fa una petizione è stata consegnata al Muncipio di Riva, firmata da un centinaio di residenti «esasperati» da quello che descrivono come «un soggetto molesto e pericoloso». In poco tempo, due bar che affacciano sulla piazza del piccolo paese hanno emesso una diffida d'ingresso nei confronti del protagonista del video, un 34enne trasferitosi in zona di recente.
«La piazza torni tranquilla» - L'uomo è una conoscenza delle forze dell'ordine (ha precedenti penali) e si sarebbe reso responsabile già di diversi disordini. Tanto da coalizzare contro di sé in poche settimane mezzo paese, che ora ne chiede l'allontanamento «per vivere la nostra Piazza Grande come prima con tranquillità e serenità». Né più né meno. Così si legge testualmente nel documento consegnato al Municipio giovedì scorso. L'esecutivo cittadino è entrato in materia nella seduta di martedì e – assicura – ha preso il problema sul serio: ma mette le mani avanti.
Serve una denuncia - «In realtà eravamo intervenuti già in precedenza attivando più volte la Polizia comunale di Mendrisio e la Cantonale» precisa il sindaco Fausto Medici. «È nostro compito mantenere l'ordine pubblico e abbiamo i mezzi per procedere in casi simili – aggiunge – ma è chiaro che in assenza di una denuncia non è possibile fare nulla, né da parte nostra né dell'autorità giudiziaria».
«Non se ne può più» - Fino a settimana scorsa una denuncia non c'era. Solo una montagna di lamentele. «È sempre ubriaco e molesta tutti, donne e uomini – racconta una firmataria –. Non se ne può più». Chissà che l'aggressione di lunedì, dove il 34enne se l'è presa con un giovane omosessuale minacciandolo con un coltello (e rimediando in cambio, però, solo un paio di pugni) non sia la volta buona. L'ultima.