La testimonianza di una maestra delle elementari che per un biennio ha dovuto confrontarsi con un’allieva sfrontata: «Volevo mollare tutto»
BELLINZONA - «È stato un periodo difficile, alla fine sono però riuscita a superarlo». Sono le parole di una maestra delle elementari* da diversi decenni attiva in una scuola ticinese. Ma soltanto di recente, e per la prima volta nel corso della sua lunga carriera scolastica, si è ritrovata a dover gestire un’allieva particolarmente irriverente. Un singolo caso di un fenomeno che anche in Ticino è in aumento, con sempre più bambini irrispettosi dei maestri (vedi articoli correlati).
Dagli insulti alle fughe - «Mi ricopriva di insulti molto pesanti, mi scagliava contro il materiale scolastico, scappava dall’aula costringendomi a seguirla» ci racconta la docente, che per un biennio si è così vista risucchiare tutte le energie dal comportamento dell’allieva. «Bisogna fare un grande sforzo per riuscire a gestire i bambini più bravi, ma contemporaneamente occuparsi di un singolo caso che disturba la maggior parte del lavoro in classe».
L'intervento dell'operatore - Un provvedimento era stato preso: nel periodo in questione la docente era stata parzialmente affiancata da due cosiddetti “operatori casi difficili”, come previsto dalle modalità di intervento del Dipartimento dell’educazione. Il primo ha resistito poche settimane. Ed è anche stato morso dall’allieva. «Un caso del genere andava però gestito – a dire della docente – togliendo l'allieva dalla classe».
La voglia di lasciar perdere - «Una situazione così grave non mi era mai capitata» ci dice ancora la maestra, che nel corso del biennio aveva pure pensato di gettare la spugna, di lasciare un posto di lavoro a cui aveva dedicato anni di passione. «Noi docenti spesso siamo abbandonati a noi stessi» conclude.
*nome noto alla redazione