Denunciata la volontà di «distruggere il paese di Monte Brè, trasformandolo in un quartiere fantasma»
LOCARNO - Le informazioni trapelate sul maxi progetto di Resort di lusso a Cardada suscitano il «massimo allarme» da parte del comitato del WWF Svizzera italiana. Anche da un punto di vista dello sviluppo e del turismo, il progetto rappresenta «l’antitesi del turismo sostenibile e rispettoso dei luoghi». Il WWF farà tutto il possibile per opporsi «a un simile scempio» e sostiene l’iniziativa popolare “Salva Monte Brè”.
Il WWF ricorda che nel marzo 2012 veniva accolta l’iniziativa di Franz Weber contro le residenze secondarie. «La maggioranza del popolo svizzero non vuole più sacrificare ulteriore territorio naturale, soprattutto quello alpino, per costruire appartamenti che rimangono vuoti praticamente tutto l’anno». Nel marzo 2013 il popolo svizzero ha approvato la modifica della Legge federale sulla pianificazione del territorio, quale controprogetto dell’iniziativa paesaggio.
Del progetto viene denunciata la volontà di «distruggere il paese di Monte Brè, trasformandolo in un quartiere fantasma», ma anche il fatto «che costruire alberghi di lusso, con SPA e piscina, in un contesto interessato da periodi siccitosi sempre più frequenti e duraturi è insensato» nonché «molto pericoloso per via degli incendi boschivi».
Le richieste del WWF - Il WWF chiede al Municipio di Locarno di:
- bloccare sin da subito qualsiasi nuova edificazione nel comparto Monte Brè e Cardada;
- rivedere il PR e ridurre drasticamente gli indici di costruzione;
- riservare le risorse idriche agli abitanti e alle infrastrutture esistenti;
- investire subito risorse in un piano di adattamento ai cambiamenti climatici dei boschi della montagna per ridurre il pericolo di rovinosi incendi e di destabilizzazione dei pendii;
- incentivare l’arrivo di famiglie presso il quartiere di Monte Brè e sviluppare un turismo sostenibile a Cardada.