Sarà la Corte dei reclami penali a prendere una decisione sull’istanza presentata nel processo EOC. Nel frattempo il dibattimento continua
BELLINZONA - «Se avessi ravvisato una mia mancata imparzialità, mi sarei personalmente escluso». Così il giudice Siro Quadri risponde alla richiesta di ricusa che la difesa ha formulato nell’ambito del processo per il contagio da epatite C verificatosi nel dicembre 2013 all’ospedale Civico di Lugano. «Ritengo che sia una richiesta infondata dal punto di vista giuridico e non adeguatamente motivata dal profilo dei fatti».
Sarà poi la Corte dei reclami penali a esprimersi sull’istanza, ma nel frattempo il dibattimento continua. «Ritengo di aver condotto e di continuare a condurre questo dibattimento secondo le normative vigenti e senza sentimenti positivi o negativi nei confronti delle parti coinvolte».
Ora comincia dunque l’interrogatorio dell’imputato, il direttore Giorgio Pellanda, che in aula rappresenta l’Ente ospedaliero cantonale. Quest’ultimo è accusato di lesioni colpose gravi per un contagio da epatite C avvenuto durante la fase preparatoria di esami TAC.