La Corte di Appello aveva annullato la sentenza di primo grado del 21 novembre 2016. Oggi l’EOC torna in aula per rispondere nuovamente di lesioni colpose gravi
BELLINZONA - Il 21 novembre 2016 l’Ente ospedaliero cantonale (EOC) era stato condannato a una multa di sessantamila franchi per lesioni colpose gravi, poiché era stato riconosciuto colpevole di un contagio da epatite C verificatosi nel 2013 all’Ospedale Civico di Lugano. Ma oggi l’EOC torna in un’aula della pretura penale. Per la stessa vicenda. Sì, perché nell’autunno del 2017 la Corte di appello e revisione penale aveva deciso di annullare la sentenza di primo grado e di rinviare la causa al tribunale di prima istanza. Insomma, è tutto da rifare.
Si apre dunque oggi il nuovo processo in cui l’EOC è chiamata a rispondere di lesioni colpose gravi davanti al giudice Siro Quadri (lo stesso che aveva pronunciato la sentenza di prima istanza). L’accusa è rappresentata dal procuratore pubblico Moreno Capella, mentre la difesa è nelle mani dell’avvocato Mattia Tonella.
Ricordiamo che nel 2016, la Corte aveva rimproverato all’ospedale di non avere «un’adeguata organizzazione interna» tale da permettere di risalire al personale sanitario che aveva effettuato le analisi incriminate. Nel 2013 quattro pazienti - nel frattempo guariti - erano stati contagiati dal virus dell’epatite C.