I controlli stradali, spiega il capitano Marco Guscio, hanno fatto emergere alcune gravi infrazioni di velocità
«La diminuzione del traffico ha portato taluni automobilisti e motociclisti a comportarsi in maniera non consona». In compenso si è drasticamente ridotto il numero di incidenti causati da un tasso alcolemico superiore ai limiti.
BELLINZONA - Meno alcol al volante, ma piede assai più pesante. Il "tutti a casa", nei primi due mesi di pandemia, ha trasformato alcuni in pirati della strada. E c’è chi ha pagato pegno con una denuncia penale e il sequestro del veicolo.
Da alcune settimane la Polizia cantonale, nei suoi comunicati, faceva infatti cenno a “segnalazioni di comportamenti pericolosi e irresponsabili al volante”. Segnalazioni che sono state numerose, dichiara a Tio/20minuti il capitano Marco Guscio, responsabile del Reparto cantonale del traffico.
Può confermarci che il comportamento degli automobilisti è peggiorato?
«Durante la prima fase della pandemia - afferma Guscio - la totalità delle forze di Polizia è stata impiegata, come noto, per la messa in atto delle misure ordinate dalla Confederazione e dagli enti cantonali. Questo, unitamente ad una palese diminuzione del traffico, ha verosimilmente portato taluni automobilisti e motociclisti a comportarsi in maniera non consona e, in certe occasioni, ad addirittura organizzare delle scorribande in regioni discoste».
Come se lo spiega?
«Evidentemente il messaggio che “la Polizia aveva altro da fare” non è stato ovunque interpretato a favore della sicurezza stradale e del buonsenso. Puntualmente, malgrado gli impegni prioritari citati, la Polizia è intervenuta per porre un freno a tali comportamenti pericolosi ed inopportuni».
Automobilisti giovani, orari notturni e strade periferiche, si può affermare che da questo mix arriva la maggior parte delle infrazioni alla velocità?
«Esatto, la maggior parte delle segnalazioni sono giunte con questi criteri. I controlli effettuati hanno regolarmente confermato la presenza di comportamenti illegali, alcuni dei quali hanno comportato la denuncia quale pirata della strada ed il sequestro del veicolo».
Con la chiusura dei bar dovrebbero essere crollate le infrazioni al volante per superamento del tasso alcolemico. Ciò è confermato dai vostri controlli?
«In effetti nel mese di marzo ed aprile i controlli legati alla guida in stato d’inattitudine sono più che dimezzati e le contravvenzioni si riducono ad una paio di decine. Verosimilmente il tutto non è esclusivamente da ricondurre alla chiusura degli esercizi pubblici, ma anche per il fatto che la popolazione è rimasta più a casa essendo state annullate tutte le manifestazioni sportive e ricreative. Quale positiva conseguenza, possiamo constatare che anche il numero degli incidenti della circolazione, in particolare quelli legati allo stato del conducente, si è drasticamente ridotto».
Strade deserte la notte non significa pista libera. Cosa rischiano gli automobilisti dal piede pesante?
«Evidentemente no, le regole della circolazione valgono tutto l’anno, con o senza coronavirus, sia di giorno che di notte ed ovunque. Le sanzioni sono le stesse applicate tutto l’anno». Una sottolineatura che può salvare la patente, e magari qualche vita.