Interpellanza al Municipio di Cleto Ferrari per una pista ciclopedonale
GAMBAROGNO - La sponda del Lago Maggiore tra Dirinella e Magadino nel Comune di Gambarogno è una delle poche parti dei laghi svizzeri che non può ancora essere percorsa in sicurezza su di un’apposita pista ciclopedonale. Una questione che Cleto Ferrari porta sul tavolo del Municipio di Gambarogno con un’interpellanza.
Nel 2013 l’Ente Pubblico finanziò poi lo studio di fattibilità per la creazione della tratta ciclopedonale da Magadino a Dirinella. Due anni dopo emerse che parecchi chilometri di percorso avrebbero potuti essere realizzati e con una spesa non esorbitante. Ma poi nell’estate del 2016 venne accantonata.
Il Consiglio Comunale nella sua ultima seduta ha evidenziato la necessità di estendere la possibilità di mobilità ciclabile accogliendo una mozione volta a promuovere la rete di collegamenti bike sharing tra collina e lago. Sulla spinta di questo, Ferrari pone all’Esecutivo cittadino cinque domande.
È indubbio che questa estate la strada cantonale sulla litoranea è stata presa d’assalto dalle biciclette e dai pedoni. È anche evidente che questa strada necessita della creazione di spazi per la mobilità lenta. A me risulta che questo lago in zona turistica senza un percorso ciclopedonale completo (ma nemmeno pedonale) sia un unicum a livello federale. Dopo il disinteressamento avvenuto nel 2016, ritenete ora , di accelerare la creazione delle previste tratte di ciclopedonali. E di recuperare i 10 Mio CHF persi nel Paloc3?
Il ruolo del Cantone in merito a questo progetto di ciclopedonale è stato parecchio ambiguo. Nel 2013 ha finanziato lo studio di fattibilità, nel 2015 in periodo di campagna elettorale ne ha anticipato una tratta a Magadino presso il centro sportivo (i lavori sono poi ripresi solo 5 anni più tardi in questi giorni). Nel 2016 il Cantone ha definito il previsto percorso per la mobilità lenta dal costo di massima di ca 10 mio che collegava Dirinella e Vira a S.Nazzaro di valenza locale, quando di fatto è di valenza regionale in tutti i documenti pianificatori ufficiali. Questo disinteressamento portava quindi a non finanziarlo e lasciato sulle spalle del Comune e della Confederazione (allego tabella ufficiale federale del 2019 sulle modalità di finanziamento delle tratte approvate nel Paloc3 dove risulta questo disinteresse cantonale e la pochezza delle tratte riconosciute). A livello di Piano Direttore cantonale questo percorso evidentemente è di valenza regionale e il Cantone dovrebbe finanziarlo. Avete potuto chiarire questo aspetto con il Cantone?
Non si ritiene che una tale offerta rivolta in particolare alle numerose residenze secondarie presenti potrebbe portare anche importanti ricadute alla regione? Ricordo in particolare che i servizi basilari legati alla ristorazione da troppo tempo sono difficoltà e la popolazione residente sta costantemente diminuendo.
Non si ritiene che una tale offerta possa rientrare nell’ottica di trasformare i famosi letti freddi in letti tiepidi o caldi? Obiettivo promosso a tutti i livelli istituzionali?
Parecchie volte il Municipio si è nascosto dietro ad aspetti finanziari per argomentare il declassamento avvenuto nel 2016 delle importanti tratte ciclopedonali. Con queste argomentazioni però è caduto nella contraddizione che se fosse stata accolta una passerella del costo di 10 milioni nelle Bolle di Magadino i mezzi finanziari per 10 mio ci sarebbero stati mentre per il percorso ciclabile tra Dirinella e Magadino no. Il collegamento con l’altra sponda del lago esiste già ed è stato di recente definitivamente realizzato sul ponte di Quartino. Ora sono finalmente iniziati i lavori per agganciare Magadino al ponte di Quartino. Il Municipio non ritiene che l’importanza di questa passerella nelle Bolle del costo di ca 10 Mio CHF passi quindi in secondo piano mentre è assolutamente prioritaria la realizzazione della ciclopedonale tra Dirinella e Magadino anch’essa del costo di ca 10 Mio CHF?