A sei giorni dalla data in cui avrebbe dovuto scattare la 158ma edizione, Petraglio ci racconta quest'anno particolare.
Il presidente uscente non ha rimpianti: «Lascio con la consapevolezza di aver vissuto 4 edizioni straordinarie e una quinta eccezionale». E sulle finanze: «Prevediamo una perdita secca di 150'000 franchi, ma i ricavi delle iniziative andranno ai carnevali che hanno sofferto lo scorso anno».
BELLINZONA - Tra poco meno di una settimana - e per l’esattezza giovedì 11 febbraio - avrebbe dovuto scattare la 158esima edizione del Rabadan. Un appuntamento che, come altri, è stato cancellato dalla pandemia.
Una pandemia che già l’anno scorso aveva sfiorato il carnevale bellinzonese con il primo caso di coronavirus che venne accertato in Ticino proprio in concomitanza con la serata di chiusura. Quella che ha visto il Re riconsegnare le chiavi della Città al Sindaco. Da quel martedì 25 febbraio tutto è cambiato. Il nostro modo di vivere è stato stravolto. E i bagordi carnascialeschi si sono tramutati in un lontano, lontanissimo ricordo. Per gli amanti del carnevale e per Bellinzona l’assenza del Rabadan è un vero e proprio colpo al cuore. Una tradizione centenaria che il Covid-19 ha messo in stand-by.
«Quattro edizioni straordinarie e una "eccezionale"» - E sicuramente anche Flavio Petraglio, presidente che lascerà la carica dopo questa “edizione fantasma”, si aspettava un commiato totalmente diverso. «È stato un ultimo anno particolare», precisa Petraglio. «Ma questo non ci ha impedito di pensare a come far vivere comunque la cultura del carnevale. Abbiamo pensato a qualcosa di diverso. Lascio quindi con la consapevolezza di avere vissuto quattro edizioni straordinarie e di aver concluso con una quinta "eccezionale"».
«La voglia di carnevale non manca» - Una cultura del carnevale che quest'anno è stata tramandata con delle proposte alternative, che hanno comunque avuto un grande successo. «I cento braccialetti sono andati esauriti in qualche ora, così come i cinquecento Kit VivoRabadan21 per festeggiare comodamente da casa», ricorda il presidente. «Inoltre il Re Rabadan visiterà la prossima settimana una ventina di sezioni degli istituti scolastici del Bellinzonese. La voglia di fare carnevale è intatta, e ci mancherebbe».
Rabadan c'è, ma in maniera diversa - E per preservare questa voglia il comitato lancia altri piccoli segni per dimostrare che nonostante tutto il Rabadan c'è anche quest'anno. «Ci siamo ma in maniera diversa. Stiamo ovviamente pensando anche alla consegna delle chiavi e alle serate in musica rigorosamente da casa. Da non perdere saranno le serate di sabato e martedì. Queste ultime novità - precisa Petraglio - le scopriremo nei prossimi giorni, così come il lancio di un’iniziativa EscapeRoom in un luogo del tutto caratteristico e a tema carnevale e una mostra fotografica nel centro cittadino».
Pranzo degli anziani in forse - Anche le luminarie carnascialesche, le vetrine addobbate e il tradizionale mascherone sulla torre del Castello proveranno a dare una parvenza di normalità, mentre per quanto riguarda il pranzo degli anziani non c'è ancora nulla di certo. «Stiamo ancora valutando se riusciamo a rispettare le regole sanitarie, se sarà possibile andremo noi presso le case anziani e dall’esterno prepareremo il risotto con molto piacere».
Un dono agli altri carnevali - Dal punto di vista finanziario, il Rabadan prevede invece una perdita secca. «Abbiamo circa 150'000 franchi di costi fissi annuali che non saranno coperti. Per farvi fronte utilizzeremo il nostro capitale proprio, visto che i ricavi delle diverse iniziative verranno donati, in segno di solidarietà, al mondo carnascialesco che l’anno scorso ha sofferto molto».
«Cinque anni impegnativi e stimolanti» - Come ultima domanda chiediamo se ci sono novità riguardo al suo successore. «Per ora nessuna novità, ma sono sicuro che Rabadan avrà presto un nuovo presidente». La scelta ideale per Petraglio sarebbe qualcuno che è già attivo nel comitato o che conosca bene il mondo del carnevale bellinzonese. «Il lavoro è molto impegnativo, ma altrettanto stimolante. Si agisce dietro alle quinte per fare in modo che, anno dopo anno, la magia dell’organizzazione del Rabadan possa realizzarsi. E io - conclude Petraglio - non posso far altro che ringraziare chi mi ha aiutato in questo compito in questi cinque anni».