La decisione è anche figlia di una serie di problematiche che l’Assemblea patriziale vuole risolvere
SEMENTINA - L’Assemblea patriziale di Sementina ha deciso di aderire all’Ente autonomo Carasc, designando quale rappresentante in seno al Consiglio direttivo il presidente Omar Guidotti. L’adesione interviene alla luce di una «buona collaborazione avuta dalla sua creazione nel 2016», ma è anche «figlia di una serie di problematiche che il Patriziato ha fatto emergere durante le sue ultime sedute e che interessano la gestione del comporto montano sopra Sementina», ponte tibetano compreso.
Quali sono queste problematiche? «Scarsa capacità di gestire il successo turistico del ponte, forte incremento del littering, assenza di servizi igienici in quota, deterioramento dello stato dei sentieri (anche per l’accresciuto utilizzo da parte degli appassionati delle discese in rampichino), fatica nel gestire i flussi di traffico sulla strada che collega Sementina a San Defendente (non mancano gli abusi e traffico oltre misura), mancanza di segnaletica sul divieto di accendere fuochi all'aperto».
Proprio «la volontà di gestire in maniera coordinata questi aspetti di gestione del territorio», intensificando quindi la collaborazione tra gli enti, spingono ora il Patriziato di Sementina a designare un suo rappresentante nell’Ente Carasc.