Passi decisivi nell'acquisizione della Clinica Santa Chiara, nonostante l'istanza di alcuni azionisti contro la cessione
La Clinica Luganese ha acquisito la maggioranza delle azioni. Il direttore: «Tutto si è svolto correttamente. Siamo stati contattati da un gruppo di medici azionisti e con loro abbiamo definito il progetto e l'acquisto delle loro quote».
LUGANO - La Clinica Moncucco ha fatto un passo probabilmente decisivo nell'acquisizione della Clinica Santa Chiara di Locarno. Sì perché nonostante l'istanza di alcuni azionisti, che aveva di fatto congelato la vendita della struttura per quattro milioni di franchi (l'offerta era la più bassa delle sei) annunciata durante l'assemblea dello scorso 14 maggio, la Santa Chiara ora appartiene a tutti gli effetti alla Moncucco che - come anticipato dal Caffè - ha concretamente acquistato tra il 50 e il 55% delle azioni della holding Fope che gestisce la struttura locarnese.
Il matrimonio, vituperato soprattutto dai gruppi che non sono stati scelti e da alcuni azionisti, sembra quindi ormai inevitabile anche perché i vertici della Clinica Luganese sarebbero «ormai a un passo» dalla maggioranza qualificata (il 66.6%) che permette la modifica degli statuti. «Posso solo dire - commenta al domenicale il presidente della Moncucco Mauro Dell’Ambrogio - che tutto si è svolto correttamente quel 14 maggio e anche in queste settimane. Già quest’inverno siamo stati contattati da un gruppo di medici azionisti e con loro abbiamo definito il progetto e oggi l’acquisto delle loro quote».
La minoranza però protesta. Soprattutto perché la vendita è andata al Gruppo che aveva fatto l'offerta più bassa delle sei presentate. E c'è chi ricorda quanto detto due giorni fa dal direttore di Swiss Medical Ticino, Fabio Rezzonico a Tio.ch e 20 Minuti. «Com’è possibile, ci si chiede, che si sia venduto a quattro milioni anziché a dieci? Com’è possibile senza aver concordato altro con i medici-azionisti?». Domande che a questo punto rischiano però di perdere ulteriormente di valore.