La polizia ha intenzione di attuare un approccio soft per verificare il rispetto della misura imposta da Berna.
Chi viene beccato in fallo rischia però sanzioni pesanti. La multa per i gestori viene decisa dal Ministero Pubblico (e può raggiungere i diecimila franchi), mentre quella per gli avventori è di cento franchi.
BELLINZONA - Dallo scorso lunedì i locali interni di bar, ristoranti e palestre sono tabù per chi non presenta un certificato Covid-19 valido. Un provvedimento, quello preso dal Consiglio federale per tentare di arginare la contagiosa variante Delta, che non ha fatto l’unanimità. Tanto che molti proprietari di queste attività hanno già annunciato una mini-rivolta.
Voci fuori dal coro - Tra baristi che non intendono controllare i clienti o che addirittura hanno deciso di tenere le serrande abbassate e palestre che promettono esercizio fisico per tutti - con o senza certificato - sono già numerose le voci che si alzano fuori dal coro. Ma cosa rischiano queste persone con loro disobbedienza? E come verrà garantito il rispetto dell’ordinanza federale? Lo abbiamo chiesto alla polizia cantonale, che per ora ha deciso d'instaurare un approccio soft.
«Solo su segnalazione» - «Conformemente a quanto avviene anche negli altri Cantoni svizzeri - precisa il capitano Athos Solcà, ufficiale responsabile dello Stato Maggiore Operativo - la Polizia cantonale agirà in maniera puntuale, su segnalazione». Non sono quindi previsti controlli specifici nei vari ritrovi pubblici.
Sanzioni (più) pesanti per i gestori - A rischiare di più in caso di mancata presentazione del certificato Covid-19 sono naturalmente i gestori (o gli organizzatori di un evento) che potrebbero incappare in sanzioni pesantissime (fino a diecimila franchi, ndr). «Per loro - continua Solcà - è prevista una multa il cui importo viene stabilito dal Ministero pubblico, mentre per gli avventori è prevista una multa disciplinare di 100 franchi».
Collaborazione - Questi controlli «puntuali» nei ritrovi pubblici segnalati verranno fatti assieme alle polizie comunali. «La collaborazione con loro che ha funzionato molto bene durante tutto il periodo Covid-19 - conclude il capitano - continuerà anche in questa fase di gestione della pandemia»