La località ticinese, in cui non c'è la corrente elettrica e il cellulare prende poco, premiata negli USA.
Prestigioso riconoscimento da parte del Travel & Leisure Magazine. Il video tra i 12 villaggi di una regione resa nota anche grazie allo scrittore Plinio Martini.
VALLE BAVONA - È la valle "cantata" dal grande scrittore Plinio Martini. Di recente, per il suo "ritmo sostenibile", è stata premiata dalla prestigiosa rivista americana Travel & Leisure Magazine. La Valle Bavona (Cevio), con i suoi dodici villaggi e col suo passato legato alla transumanza, diventa la patria internazionale della vita slow. A confermarlo in un video è Veronica Lafranchi, responsabile sostenibilità per Ticino Turismo. «Qui funziona tutto a pannelli solari, non c'è l'elettricità. E il telefonino prende limitatamente. C'è una pace pazzesca».
Economia circolare – Parola d'ordine: turismo lento. Lafranchi ne è una paladina. «Vogliamo turisti che rimangono più a lungo, che consumano in maniera locale e che incitano un'economia circolare. Anche agli statunitensi diamo il messaggio di fare vacanze più lente. Certo, per un americano può sembrare paradossale e per questo ancora più affascinante».
«USA, mercato importante» – Tra i rustici del villaggio (o terra, come viene chiamato ogni singolo paesino) di Roseto incontriamo Paolo Lunardi, Head of Trade Relations di Svizzera Turismo per il Nord America. «Il Travel & Leisure Magazine è una delle riviste di viaggi più importanti degli USA e stavolta il Global Vision Awards è toccato proprio alla Valle Bavona. Gli Stati Uniti per la Svizzera rappresentano il secondo mercato internazionale più interessante dopo la Germania. Nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, i pernottamenti sono stati più di due milioni in un anno. Anche per il Ticino si tratta di un mercato interessante».
Fuga dall'iperconnessione – Circa sette chilometri di strada tra Cavergno e San Carlo. In Valle Bavona, ci dicono alcune persone legate al territorio, ci si sta preparando per la storica processione di Gannariente che si svolge sempre a inizio maggio. Una signora spiega: «Qui non si può abitare tutto l'anno. È un luogo in cui si viene nella bella stagione o nei weekend. Ed è un posto che, per forza di cose, ti spinge alla lentezza. Non c'è l'elettricità e già solo per pulire il pavimento si usa una cara vecchia scopa al posto dell'aspirapolvere. Anche i nostri figli vengono qui per staccarsi dal mondo iperconnesso di internet».
Dal turista alla bimba – Un'altra signora racconta di abitare a Bellinzona, ma di avere legami con la valle grazie alla nonna che era di Cavergno. «Tutte le estati veniamo qui. Si vive in maniera slow quasi per scelta». Entusiasmo anche tra i turisti. Un germanico in villeggiatura sostiene di avere scelto la Valle Bavona e il Ticino in generale per rallentare i suoi ritmi. L'ultimo incontro fa tenerezza. A parlarci è una bimba della regione in vacanza con la mamma. «Di questa valle mi piace tutto – dice convinta –. Ma non la consiglio per una vacanza rilassante. Ci sono molte cose da fare, ti confondi un po'».