Un cartello stradale crea scenari futuristici ma anche molte perplessità. La Città Ticino è già realtà?
Il Municipio locarnese ha scritto al Cantone chiedendo la rimozione della segnaletica controversa. Ma Bellinzona risponde picche. Il municipale Zanchi: «Per fortuna la gente la prende con umorismo»
LOCARNO - La Città Ticino cresce, forse un po' troppo. A Locarno è già arrivata almeno simbolicamente grazie a un cartello stradale posato per errore - o forse no? - nel quartiere di Solduno, precisamente alla rotonda tra via Varenna e via Vigizzi. Errore premonitore, se di errore si è trattato.
"Bellinzona Centro" è segnalato sotto i cartelli per l'ospedale La Carità, Palagiovani, Castello. Distrazione? Confusione burocratica che diventa dato di fatto (e di diritto) incontestabile? In effetti la direzione è giusta, anche se la capitale dista una ventina di kilometri e mezz'ora in auto da Solduno. L'operaio comunale avrà pensato, guardando il frutto del suo lavoro: se lo dice il cartello, sarà vero.
Non sono mancate ad ogni modo le segnalazioni da parte dei cittadini "disorientati" alla Città di Locarno. «Ci hanno scritto in diversi chiedendo spiegazioni» spiega il municipale Pierluigi Zanchi. La decisione di posare il cartello non è stata del Comune, sottolinea il capodicastero sicurezza, ma del Cantone.
«In effetti l'indicazione fa sorridere, ne abbiamo discusso in Municipio e l'abbiamo segnalato a Bellinzona» spiega Zanchi. Da Bellinzona (centro) è arrivata come risposta una conferma: il cartello deve stare lì perché «serve a indirizzare gli automobilisti verso la galleria Mappo-Morettina e da lì a Bellinzona».
Una giustificazione che non convince lo stesso municipale. «In quella posizione e con il simbolo del centro città, sembra proprio che il cartello si trovi nel posto sbagliato». Anzi nella città sbagliata. «La gente la prende con umorismo. C'è chi dice che si è addormentato a Locarno e si è svegliato a Bellinzona. Solo che qui abbiamo solo un castello, non tre».
E se avesse ragione il cartello, invece? Con il tunnel del Ceneri inaugurato nel settembre 2020 è nato, almeno sulla carta e nelle intenzioni del Cantone, il grande agglomerato urbano ticinese, con tempi di percorrenza dimezzati tra i tre principali centri: Lugano, Bellinzona e Locarno, appunto. Un centro decentrato, dove tutte le strade portano alla capitale e la Grande Bellinzona - utopisticamente o distopicamente - dal Mendrisiotto arriva fino all'Alto Ticino. Anche a Solduno.