Interrogazione al Governo ticinese da parte dei parlamentari Fonio e Passalia: «Attenzione agli over 50 e ai giovani».
BELLINZONA - «A livello ticinese, rispetto alla piazza finanziaria zurighese, le conseguenze potrebbero essere ancora peggiori, in particolare per quanto concerne l’eventuale ricollocamento del personale che rischia di essere colpito dal licenziamento». Marco Passalia e Giorgio Fonio, parlamentari de "Il Centro" esprimono tutta la loro preoccupazione sul caso Credit Suisse. E lo fanno con un'interrogazione al Governo ticinese. «Non una reazione di pancia, ma il frutto di un lavoro di consultazione con alcuni dipendenti del Credit Suisse, coi sindacalisti e con alcuni esperti».
Le buone intenzioni ci sono, ma... – Come si muoverà la politica di fronte all'emergenza con cui potrebbero essere confrontate migliaia di lavoratori? Che ne sarà ad esempio degli over 50 che resteranno a piedi? Christian Vitta, direttore del Dipartimento Finanze ed Economia, ha dichiarato che si è subito attivato per creare una collaborazione con l’Associazione bancaria ticinese e i vertici regionali del Credit Suisse.
«Vogliamo una task force» – Il tandem Fonio-Passalia non si accontenta. E chiede rassicurazioni al Consiglio di Stato. «Va istituita una task force che coinvolga non solo l’Associazione Bancaria Ticinese e i vertici regionali del Credit Suisse, ma anche tutti gli attori che possono dare un contributo concreto a favore dei dipendenti della banca».
«Occhio ai più fragili» – Il duo de "Il Centro" chiede al Governo di ritornare sui suoi passi. «E modificare con urgenza la L-Rilocc in modo da favorire la riassunzione di quella fascia di personale (over 50) che rischia di vedersi escluso in modo definitivo dal mercato del lavoro».
Una possibile via – Fonio e Passalia sostengono inoltre che serva una mappatura delle competenze specifiche e dei profili più richiesti nel mercato del lavoro. «Con lo scopo di impiegare specialisti bancari del Credit Suisse nell’economia privata con un approccio diverso rispetto ai classici canali degli Uffici Regionali di Collocamento. Infine, vanno seguiti con particolare attenzione i profili in formazione. Dagli apprendisti agli stagisti».