Il Consiglio di stato risponde alle domande dei partiti fornendo qualche rassicurazione, ma confermando anche il momento delicato
BELLINZONA - Qualche garanzia in più, ma non solo rassicurazioni. In un corposo documento di oltre 60 pagine, il Consiglio di Stato ha voluto rispondere agli interrogativi di Centro, PLR, PS e Lega dei Ticinesi in merito alla manovra di risparmio che, ieri, ha portato in piazza a manifestare circa 3 mila persone.
Il Governo, dunque, cerca di fare chiarezza su quello che sarà l’impatto delle misure sul personale. «Nel proporre le misure sul personale (amministrativo e docenti) - viene spiegato -, Il Consiglio di Stato ha preservato la progressione prevista all’interno della scala salariale (scatti), evitando quindi di penalizzare i dipendenti in carriera, che rappresentano circa l’82% del totale dei dipendenti, rispetto a quelli che sono al massimo degli aumenti della loro funzione di riferimento».
Ergo, «nonostante l’introduzione di un contributo di solidarietà del 2% per la parte di stipendio che eccede i 60.000 franchi», nel 2024 e per circa il 77% dei dipendenti, sarà garantito «un salario pari o superiore a quello del 2023». Ciò grazie allo scatto previsto per il prossimo anno, che permetterà di «compensare nella maggior parte dei casi l’ammontare del contributo di solidarietà».
Il Governo non ha nascosto nemmeno (rispondendo a una domanda rivolta dal PLR) di avere al vaglio un taglio degli agenti di Polizia. O, meglio, il Dipartimento delle istituzioni assieme alla Polizia cantonale starebbero pensando a una diminuzione del numero di partecipanti alla scuola di polizia. «L'obiettivo per i prossimi anni è di non superare le 20 ammissioni», a fronte di circa 35 partenze l'anno.
Per quanto riguarda invece i sussidi di cassa malati, viene spiegato che a perdere il diritto al sostegno saranno 5'200 persone.