La casa per gruppi riaprirà le proprie porte dopo un accurato intervento di ristrutturazione.
CAMPERIO - L’inaugurazione della Casa La Montanina a Camperio (Blenio) ha rappresentato un evento di grande rilevanza per tutti gli amici e gli enti che hanno creduto nell’importanza di questo progetto. La cerimonia, tenutasi sabato 8 giugno, ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, incluse autorità locali, rappresentanti delle associazioni culturali e numerosi cittadini, tutti desiderosi di celebrare la riapertura della casa e cogliere l’occasione per apprezzare i risultati.
La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata dal Vescovo Emerito Valerio Lazzeri, seguita dagli interventi di Raffaele De Rosa, direttore del DSS, di Corinna Franchi, presidente de La Favilla, e di Giovanni Lombardi, responsabile dei lavori. Ognuno di loro ha evidenziato l’importanza della ristrutturazione della Montanina, sottolineando il valore dell’immobile per la comunità delle colonie, le scuole montane ticinesi e non solo.
La Casa La Montanina, risalente al 1966, è stata oggetto di un accurato intervento di ristrutturazione, sia all’interno che all’esterno, volto ad aggiornare gli standard di sicurezza, abbattere le barriere architettoniche, risanare e aumentare i servizi, ammodernare i locali e rendere più accoglienti tutti gli spazi. Tutti questi lavori hanno però preservato le caratteristiche architettoniche e lo spirito originale. Questo progetto ha richiesto anni di pianificazione e lavoro, Il sostegno pubblico e le numerose donazioni private sono state tanto preziosi quanto determinanti per la realizzazione del progetto.
Raffaele De Rosa, nel suo intervento ha ricordato «la lungimiranza e l’impegno» di Dionigia Duchini e Rosita Genardini che hanno permesso a La Montanina di diventare nel tempo «una splendida realtà e un punto di riferimento», oggi ancora più accessibile e inclusiva. «Un contesto adatto per promuovere valori preziosi come l’amicizia, il rispetto per la natura, la solidarietà. Un’oasi di pace, serenità e accoglienza; una fucina in cui generazioni di giovani, e non solo, hanno potuto vivere esperienze indimenticabili e potranno ancora farlo nel futuro». Il Consigliere di Stato ha espresso il suo sentimento di profonda gratitudine e riconoscenza a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto con tanto impegno e generosità. Ha concluso con l’augurio di continuare con l’impegno nella cura e nella valorizzazione della casa affinché possa essere anche in futuro un esempio per tutti e «un luogo speciale dove i cuori possono incontrarsi e unirsi in un abbraccio fraterno».
Durante il suo discorso, Giovanni Lombardi, ha invece espresso il suo entusiasmo per il completamento del progetto, sottolineando «l’importanza della Casa La Montanina come simbolo d’identità e memoria collettiva». La presidente della cooperativa La Favilla, Corinna Franchi, ha concluso il suo discorso esprimendo «grande gratitudine verso tutti i benefattori e gli amici che hanno aiutato nei lavori di pulizia e riordino della casa» e ringraziando le istituzioni che hanno «da sempre creduto nel progetto».
L’evento è stato arricchito da un succulento pranzo preparato dagli amici del Carnevale Olivonese. Si ricorda che per i responsabili dei gruppi e per i curiosi è possibile trovare ulteriori informazioni sulla casa al nuovo sito: www.lamontanina.ch .