L'uomo, già "protagonista problematico" in passato, non accettava lo sfratto. Nel suo appartamento tante lattine e bottiglie di birra.
BELLINZONA - Ventiquattro ore prima aveva appiccato un primo incendio. L'avevano portato via. Ma poi è riuscito a fuggire dalla struttura psichiatrica in cui era stato collocato. E lui è tornato lì, nello stesso appartamento, e ha rifatto la stessa cosa. Stavolta scatenando un rogo di proporzioni ben più ampie.
L'inquilino del secondo piano – In una palazzina di Via Caratti 11 a Bellinzona c'è un problema. Un grosso problema, verrebbe da dire. Quell'inquilino disagiato del secondo piano che ha ricevuto l'ordine di sfratto ha generato due notti di panico. «Forse non accettava di essere stato sfrattato», sussurra una persona che abita nella stessa palazzina.
Come gestire il caso – Nella mattinata di oggi, giovedì, l'amministrazione del palazzo incontrerà polizia e pompieri. Si vuole capire come gestire il delicato caso. «L'hanno portato via di nuovo – sottolinea il nostro interlocutore –. Speriamo che non torni più».
Cosa è accaduto – Inizialmente si ipotizzava che l'individuo fosse stato inspiegabilmente rilasciato dopo il primo episodio. Informazione errata. La realtà, come spiegato dalla Polizia cantonale, è che l'uomo è riuscito a scappare dalla struttura in cui era stato portato.
La vasca piena di birre – Un personaggio disturbato, che viveva in quell'appartamento da circa quattro anni. Qualcuno ci mostra alcune foto del luogo in cui abitava. Risalgono a prima del secondo rogo. E sono impressionanti. L'appartamento appare in uno stato di incuria. I rifiuti sono ovunque. Quello stesso appartamento ora è completamente inagibile. DIstrutto.
Aveva creato vari problemi in passato – L'uomo, si legge in una lettera interna dell'amministrazione, si era reso protagonista negli ultimi anni di vari episodi di disturbo e pericolo nei confronti del condominio. Non era dunque nuovo a situazioni di questo genere.
Stavolta i danni sono più ingenti – «Però stavolta ha toccato il fondo – dice un altro residente –. Il primo incendio aveva causato pochi danni. Ora invece ci sono diverse conseguenze. Anche a livello elettrico. Senza contare che alcune persone hanno inalato fumo».
L'accusa – L'uomo, che ha un'età attorno ai 30 anni, è stato nuovamente collocato in una clinica. È accusato di incendio intenzionale.