Apre la pista provvisoria di Prato Sornico. Un segnale anche verso le istituzioni. Il sindaco Gabriele Dazio: «Ci stanno dimenticando».
LAVIZZARA - Una pista costruita in tempi record. Sul terreno su cui sorgeva quella sventrata dall'alluvione del 30 giugno. A Prato Sornico ci si prepara a festeggiare un primo importante traguardo che sa di rinascita. Sabato 7 dicembre si torna a pattinare. Il ghiaccio avrà dimensioni ridotte, 30 per 20 metri, rispetto al recente passato. Ma poco importa. «Questo è un segnale di forza – sottolinea Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara –. La nostra gente non vuole mollare. Ha saputo reagire nell'immediatezza del dramma e sta reagendo anche adesso, guardando al futuro».
Il Comune di Lavizzara lo scorso 30 giugno era in ginocchio. Sembrava la fine. Di tutto.
«È così. Ma è subito emersa la voglia di andare avanti. Siamo 500 persone sparse in vari villaggi. Questa bruttissima avventura ha rafforzato lo spirito di comunità».
Cosa rappresenta per voi la nuova pista provvisoria?
«Un luogo di ritrovo che continuerà a esistere. Abbiamo creato un capannone con una buvette. Cerchiamo volontari che diano una mano. Il ghiaccio permetterà il pattinaggio pubblico, così come gli allenamenti dei bambini. Certo, per le partite delle varie squadre bisognerà continuare a fare i nomadi in giro per il Ticino. Ma almeno adesso c'è qualcosa. E non è poco. Il problema era soprattutto sociale».
L'idea, voluta dal Municipio, non è stata una passeggiata da concretizzare.
«Assolutamente. Abbiamo dovuto fare tutte le analisi del caso. Pensare ai piani di emergenza. Tutto è stato pensato nell'ottica della sicurezza».
Rivedremo mai la pista come l'avevamo in mente prima del 30 giugno?
«Adesso abbiamo commissionato uno studio per analizzare tutto il comparto e per capire dove eventualmente occorre correggere il fiume e dove sarà possibile costruire. I tempi saranno lunghi. Ci siamo imposti un orizzonte temporale di tre anni».
Negli scorsi giorni lei e la sindaca di Cevio avete manifestato delusione per la scelta di Berna di non aiutare più le zone disastrate dalle alluvioni estive.
«Era la grande paura che avevamo all'inizio. La gente temeva questa cosa. Tanta solidarietà iniziale e poi più nulla. Purtroppo si sta verificando questo scenario. Il Consiglio federale ha risposto in modo secco al Ticino, ai Grigioni e al Vallese, i tre Cantoni toccati dai disastri. Ora vedremo cosa risponderà alla singola richiesta del Ticino e a quella dei nostri Comuni».
Cosa le pesa maggiormente?
«Pensare che in una Svizzera benestante, dove ci sono soldi per tutto, le pubbliche istituzioni non vogliano andare oltre l'ordinario in circostanze simili. Questo tra l'altro cozza con l'incredibile solidarietà mostrata dai privati e da tante associazioni».
Che comportamento si aspettava?
«Sinceramente mi aspettavo che le autorità nelle settimane successive al dramma arrivassero e ci dicessero "ecco per voi stanzieremo un determinato numero di milioni come primo contributo". Invece no. Non è accaduto. Hanno fatto il loro dovere istituzionale e basta. Li ringraziamo molto. Ma noi siamo ancora in difficoltà».
Come vivono gli abitanti della Lavizzara questo momento?
«Si sentono poco considerati. Ho visto gente parecchio delusa. Noi non siamo né più belli né più importanti di altri. Abbiamo però vissuto un'emergenza eccezionale. Le istituzioni sembrano in parte volersene dimenticare».
Ad alcuni nemmeno importa delle zone periferiche. Le ha fatto male sentire dire che non bisogna più investire in luoghi così discosti?
«Sì. E come risposta ho un dato che mi commuove: nessun abitante della Lavizzara ha manifestato l'intenzione di andarsene. Anzi, c'è gente che addirittura vorrebbe venire ad abitarvi. La Lavizzara è ben lontana dalla sua fine».
La grande festa di sabato: il programma
L'appuntamento è alle 11 presso la nuova pista provvisoria di Prato Sornico con l'aperitivo e l'apertura della buvette. Alle 11.30 i saluti ufficiali. Alle 12.15 maccheronata offerta dal comune. Alle 14 ecco lo spettacolo dell'Artistica Vallemaggia, mentre alle 16 sarà il turno dei giochi sul ghiaccio per i più piccoli. Dalle 17 scocca l'ora della musica: dapprima con Luca Fellaz, poi dalle 20 Luis Landrini e infine dalle 21.30 DJ Michelangelo. Sul posto possibilità di cenare. L'evento si terrà con qualsiasi tempo.