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LAVIZZARA«Nessuno vuole andarsene da qui»

05.12.24 - 06:30
Apre la pista provvisoria di Prato Sornico. Un segnale anche verso le istituzioni. Il sindaco Gabriele Dazio: «Ci stanno dimenticando».
Comune di Lavizzara/ D.Giordano
La nuova pista provvisoria. E il sindaco Gabriele Dazio.
La nuova pista provvisoria. E il sindaco Gabriele Dazio.
«Nessuno vuole andarsene da qui»
Apre la pista provvisoria di Prato Sornico. Un segnale anche verso le istituzioni. Il sindaco Gabriele Dazio: «Ci stanno dimenticando».

LAVIZZARA - Una pista costruita in tempi record. Sul terreno su cui sorgeva quella sventrata dall'alluvione del 30 giugno. A Prato Sornico ci si prepara a festeggiare un primo importante traguardo che sa di rinascita. Sabato 7 dicembre si torna a pattinare. Il ghiaccio avrà dimensioni ridotte, 30 per 20 metri, rispetto al recente passato. Ma poco importa. «Questo è un segnale di forza – sottolinea Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara –. La nostra gente non vuole mollare. Ha saputo reagire nell'immediatezza del dramma e sta reagendo anche adesso, guardando al futuro». 

Il Comune di Lavizzara lo scorso 30 giugno era in ginocchio. Sembrava la fine. Di tutto. 
«È così. Ma è subito emersa la voglia di andare avanti. Siamo 500 persone sparse in vari villaggi. Questa bruttissima avventura ha rafforzato lo spirito di comunità».

Cosa rappresenta per voi la nuova pista provvisoria?
«Un luogo di ritrovo che continuerà a esistere. Abbiamo creato un capannone con una buvette. Cerchiamo volontari che diano una mano. Il ghiaccio permetterà il pattinaggio pubblico, così come gli allenamenti dei bambini. Certo, per le partite delle varie squadre bisognerà continuare a fare i nomadi in giro per il Ticino. Ma almeno adesso c'è qualcosa. E non è poco. Il problema era soprattutto sociale».  

L'idea, voluta dal Municipio, non è stata una passeggiata da concretizzare.
«Assolutamente. Abbiamo dovuto fare tutte le analisi del caso. Pensare ai piani di emergenza. Tutto è stato pensato nell'ottica della sicurezza». 

Rivedremo mai la pista come l'avevamo in mente prima del 30 giugno?
«Adesso abbiamo commissionato uno studio per analizzare tutto il comparto e per capire dove eventualmente occorre correggere il fiume e dove sarà possibile costruire. I tempi saranno lunghi. Ci siamo imposti un orizzonte temporale di tre anni».   

Negli scorsi giorni lei e la sindaca di Cevio avete manifestato delusione per la scelta di Berna di non aiutare più le zone disastrate dalle alluvioni estive. 
«Era la grande paura che avevamo all'inizio. La gente temeva questa cosa. Tanta solidarietà iniziale e poi più nulla. Purtroppo si sta verificando questo scenario. Il Consiglio federale ha risposto in modo secco al Ticino, ai Grigioni e al Vallese, i tre Cantoni toccati dai disastri. Ora vedremo cosa risponderà alla singola richiesta del Ticino e a quella dei nostri Comuni». 

Cosa le pesa maggiormente?
«Pensare che in una Svizzera benestante, dove ci sono soldi per tutto, le pubbliche istituzioni non vogliano andare oltre l'ordinario in circostanze simili. Questo tra l'altro cozza con l'incredibile solidarietà mostrata dai privati e da tante associazioni».

Che comportamento si aspettava?
«Sinceramente mi aspettavo che le autorità nelle settimane successive al dramma arrivassero e ci dicessero "ecco per voi stanzieremo un determinato numero di milioni come primo contributo". Invece no. Non è accaduto. Hanno fatto il loro dovere istituzionale e basta. Li ringraziamo molto. Ma noi siamo ancora in difficoltà». 

Come vivono gli abitanti della Lavizzara questo momento? 
«Si sentono poco considerati. Ho visto gente parecchio delusa. Noi non siamo né più belli né più importanti di altri. Abbiamo però vissuto un'emergenza eccezionale. Le istituzioni sembrano in parte volersene dimenticare». 

Ad alcuni nemmeno importa delle zone periferiche. Le ha fatto male sentire dire che non bisogna più investire in luoghi così discosti?
«Sì. E come risposta ho un dato che mi commuove: nessun abitante della Lavizzara ha manifestato l'intenzione di andarsene. Anzi, c'è gente che addirittura vorrebbe venire ad abitarvi. La Lavizzara è ben lontana dalla sua fine». 

La grande festa di sabato: il programma
L'appuntamento è alle 11 presso la nuova pista provvisoria di Prato Sornico con l'aperitivo e l'apertura della buvette. Alle 11.30 i saluti ufficiali. Alle 12.15 maccheronata offerta dal comune. Alle 14 ecco lo spettacolo dell'Artistica Vallemaggia, mentre alle 16 sarà il turno dei giochi sul ghiaccio per i più piccoli. Dalle 17 scocca l'ora della musica: dapprima con Luca Fellaz, poi dalle 20 Luis Landrini e infine dalle 21.30 DJ Michelangelo. Sul posto possibilità di cenare. L'evento si terrà con qualsiasi tempo.

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COMMENTI
 

gabola 1 mese fa su tio
è la triste realtà della politica moderna,farsi vedere belli e grandi all' estero e lasciare sopravvivere a stenti la propria popolazione

andrea28 1 mese fa su tio
Caro Sindaco, ha la mia più completa comprensione. Fosse per me coprirei senza indugiare tutte le spese necessarie per sistemare i danni dell'alluvione. Non dimenticate però che siete in 600 anime e probabilmente chi deve stanziare i crediti qualche calcolo lo fa. Io consiglierei di proporre l'abbandono definitivo del progetto di teleferica da 33 mio (personalmente ritengo vergognoso) in cambio del ripristino dei danni. PS: la pista del ghiaccio vicino al fiume, anche no.

Koblet69 1 mese fa su tio
Risposta a andrea28
concordo su tutto

chivas 1 mese fa su tio
Be poverini, con quello che si portano a casa alla fine del mese ed i bonus, viaggi gratis in aereo è fare un regalo ai 7 sconclusionati. Certo che i soldi ci sono, ma per gli altri. Per l'estero, per i militari per l'acquisto di carrette del cielo. Per i pensionati la 13 Avs l'aspettano per le calende greche alla fine del 2026. Non si riesce nemmeno a contrastare l'aumento dei premi di CM, dato che ci sono troppi interessi delle multinazionali e forse mazzette di qua e di là.

tschädere 1 mese fa su tio
i nostri governi sia cantonali che federali sono sordi quando si tratta di aiutare il popolo che stranamente gli assicura le remunizioni per le lunghe sedute,al bar sia alle orsoline che im bundeshaus. loro,specialmente i doppo passaporti si mettono in scena quando ci sono le telecamere poi silenzio.vergogna e continuate a sostenere gli migranti falsi e lasciate morire i nostri. bravissimi.

blitz65 1 mese fa su tio
Caro Sindaco.... Ospiti un po' di Ukraini &Co e vedrá che I soldi arriveranno

Linette 1 mese fa su tio
Caro Sindaco metta il cuore in pace, i soldi pagati dai contribuenti non sono per gli Svizzeri o residenti ma sono da sperperare all’estero, siamo dei poverini e governati da poverini.

Bad 1 mese fa su tio
Risposta a Linette
Si sbaglia, sono per l’esercito e gli allevatori…gli altri non hanno diritto a niente
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