Le condizioni del gufo reale, salvato nella notte di Capodanno dalla SPAB, sono stabili. Ora si trova in convalescenza al centro di Gorduno
GORDUNO - Sono stabili le condizioni di Silvestro, il gufo reale soccorso nella notte di Capodanno a Mezzovico dopo uno scontro con un treno in transito. A confermarlo a tio.ch è Emanuele Besomi, presidente della SPAB di Bellinzona.
«Salvo complicazioni, nel giro di tre settimane dovrebbe poter riprendere a volare. Adesso si trova da noi al rifugio, in una voliera apposita. Lo lasciamo tranquillo, in modo che l'osso possa rinsaldarsi». Lo scontro con il convoglio, gli è costato una frattura all’ulna dell’ala destra e una ferita in prossimità del becco. Stando a una prima ricostruzione sembrerebbe infatti che il rapace sia andato a sbattere contro il vetro del treno.
«È plausibile che si sia spaventato a causa dei botti o delle luci dei fuochi d’artificio - spiega Besomi -. Gli animali notturni sono particolarmente sensibili a questo genere di rumori assordanti. Molto probabilmente era in volo o era appostato su una pianta in attesa di una preda. Per non essersi reso conto del treno in arrivo, potrebbe essere stato accecato da un bagliore o terrorizzato da un'esplosione».
Ad accorgersi dell’impatto con il convoglio - avvenuto attorno alle 4 del mattino - il macchinista che immediatamente ha allertato la Polizia ferroviaria. Come da prassi, prosegue il presidente della SPAB, è stato poi contattato il guardiacaccia di picchetto del Sottoceneri affinché potesse «accertarsi delle sue condizioni».
Silvestro, così come è stato ribattezzato, è poi stato consegnato al Centro di cura per rapaci della SPAB a Gorduno: «Siamo l’unico centro cantonale autorizzato alla cura degli animali selvatici. Da noi è arrivato verso le sei di mattina. Spero che per l’inizio di febbraio possa tornare a volare nei cieli della valle del Vedeggio».
Un episodio che, secondo Besomi, riaccende il dibattito sull’impatto che i fuochi d’artificio hanno sugli animali domestici, ma anche su quelli selvatici, proprio come i gufi reali. «In Svizzera sono estremamente rari, se ne contano solo 130 esemplari. La morte per mano diretta o indiretta di ogni singolo individuo, rappresenta una grande perdita per la biodiversità». Ecco perché, dal suo punto di vista, una riflessione sulla tematica è urgente.
Il gufo reale: lo strigide più grande d'Europa
Con un’apertura alare che varia tra i 160 e 180 cm, un peso tra i 1,5 e i 3 kh e un’altezza di 70 cm circa è lo strigide più grande d’Europa. Grazie alla forma alare e al suo piumaggio, il suo volo non genera nessun rumore. Questo permette al gufo di essere un fenomenale cacciatore in grado di sorprendere anche le prede con un udito molto sviluppato come i roditori.