Il pubblico ministero comasco ha chiesto nuovi approfondimenti. La salma rientrerà oggi in Ticino
STABIO - Il corpo di Nadia Arcudi rientrerà in Ticino nella giornata di oggi. Nei prossimi giorni, riferisce LaRegione nella sua edizione odierna, è invece attesa la relazione dei periti che, sollecitati dall'anatomopatologo Giovanni Scola, consegneranno le proprie conclusioni «prima delle scadenze canoniche», con l'obiettivo di risalire finalmente alle cause di quell'edema polmonare che, al momento, costituisce l'unica certezza in una morte ancora piena di misteri.
Nel frattempo il genetista legale Carlo Previderè è stato incaricato dal pubblico ministero comasco Massimo Astori di svolgere ulteriori rilievi sotto le unghie, sui capelli e sugli abiti della 35enne. Obiettivo: isolare l'eventuale presenza di un secondo DNA maschile, che andrebbe ad aggiungersi a quello del cognato. Una conferma di come l'indagine non escluda che sulla scena del delitto possa aver agito più di un solo "protagonista".
Il 42enne si trova attualmente in carcere e vi resterà, a titolo preventivo, per almeno tre mesi, come confermato ieri dal giudice per i provvedimenti coercitivi, che ha accolto la richiesta della procuratrice Pamela Pedretti.