Il comandante della polcom Ivano Beltraminelli: «Ecco perché l'agente si copriva il volto»
Nel frattempo la Polizia sta vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza: «Vedremo se ci saranno gli estremi per procedere contro qualcuno»
BELLINZONA - Aggressione o tafferuglio, l'episodio di violenza che ha scosso la manifestazione "Homo Pandemicus Quo Vadis? Filosofia in Piazza", in corso sabato a Bellinzona, ha lasciato il segno. Il gruppetto di "Antifa" - così sono stati definiti i quattro o cinque ragazzetti insorti contro i manifestanti, nei pressi di Piazza Indipendenza -, avrebbe infatti agito impunito tra lo stupore dei presenti. Le ragioni? «Dal momento che non ci sono stati feriti e nemmeno denunce, è difficile che quanto accaduto avrà conseguenze», ammette il Sindaco di Bellinzona, Mario Branda. «La polizia sta comunque facendo la sua parte procedendo con quelle che sono le verifiche di rito in queste circostanze», aggiunge deplorando fermamente l'«interferenza».
In effetti, come ci spiega il comandante della Polizia comunale di Bellinzona, Ivano Beltraminelli, si sta lavorando per ricostruire i fatti di sabato pomeriggio. E non dovrebbe essere difficile arrivare a fare chiarezza su quanto accaduto: «Abbiamo tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Col Cantone vedremo se ci saranno gli estremi per procedere contro qualcuno».
D'altra parte non si è trattato di una bagatella. Almeno una sedia è volata verso la folla. E poi sarebbe stato lanciato qualcos'altro: forse della birra, se non dei bicchieri. C'è chi parla di spray al peperoncino. Quest'ultimo dettaglio è confermato dallo stesso Comandante: «Ne ho avuto conferma sabato sera sul tardi». Ecco spiegate, quindi, le ragioni per cui in alcuni filmati si vede un poliziotto portare le mani al volto. «Non è che abbiano usato lo spray contro l'agente - sottolinea -, ma di fatto è stato raggiunto lo stesso dalla sostanza urticante».
L'identità degli autori dell'aggressione? «Ufficialmente non sono ancora stati identificati - spiega Beltraminelli -, ma erano già lì, seduti al bar, prima dei tafferugli. E in quei momenti non indossavano ancora cappuccio e mascherina». Semplice matematica, insomma: filmati delle telecamere e volti scoperti sono la combo perfetta per risalire al nome di ognuno. Nome che probabilmente la Polizia già conosce, anche se per il momento non lo conferma. Il Comandante, inoltre, non nega la loro appartenenza a una ghenga, o banda, come dir si voglia: «Le giacche erano tutte uguali, non è difficile capire che fossero membri di una qualche banda». Voci li vorrebbero facenti parte del gruppo dei B'zona Boys (in sostanza gli ultras della curva del Bellinzona calcio). «È possibile», aggiunge soltanto Beltraminelli.
La manifestazione - Parallelamente, sul palco allestito in Piazza Governo, gli oratori a turno invitavano a votare contro la legge Covid, in votazione il prossimo 28 di novembre. Tra i manifestanti era palpabile il sentimento di sfiducia nei confronti delle Istituzioni e della gestione della situazione pandemica. «Noi giovani stiamo parcheggiando tutti i nostri sogni, mentre rimaniamo ancora in balia di un futuro incerto - ha sottolineato con amarezza una giovane dal palco -. Lo abbiamo accettato con onore credendo in un "andrà tutto bene" che non è mai arrivato e non arriverà mai».