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CANTONEMorti per Covid: «I numeri di Sementina non sono diversi da quelli di altre case anziani»

25.11.22 - 11:24
«Non abbiamo una violazione diretta dei provvedimenti, ma solo indiretta», sottolinea la difesa.
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Morti per Covid: «I numeri di Sementina non sono diversi da quelli di altre case anziani»
«Non abbiamo una violazione diretta dei provvedimenti, ma solo indiretta», sottolinea la difesa.

BELLINZONA - Sono 22, su un totale di 80, i residenti che tra marzo e aprile 2020 sono deceduti a causa del Coronavirus alla casa anziani di Sementina. Ma, secondo la difesa, la struttura «da un punto di vista statistico non è diversa da altre case per anziani». 

«Sappiamo che si sono salvate persone che pensavamo morissero e che altre che credevamo in grado di farcela sono morte. E non è solo Sementina che deve contare chi ci ha lasciato», così l'avvocato Mario Postizzi, difensore della direttrice sanitaria della casa anziani, davanti alla Pretura penale di Bellinzona.

«Non era compito del medico cantonale» - Si torna poi a discutere dell'autorità del medico cantonale, in termini giuridici, in relazione alle direttive da applicare nelle case anziani emesse dal dottor Giorgio Merlani a marzo 2020. «Non è ammissibile che sia il medico cantonale ad affrontare questi problemi, spetta all'autorità politica. Non si può lasciare gestire queste cose al medico cantonale. Il Consiglio di Stato ha abdicato al suo potere», sottolinea, lapidario, l'avvocato. Postizzi si appoggia poi sulla giurisprudenza esistente e cita l'esempio di un caso simile trattato dal Tribunale federale di Lucerna: «La sentenza ha concluso che non vi era competenza». 

Responsabilità "solo" indirette - Il decreto d'accusa, continua l'avvocato, «descrive poi una serie di decessi e fatti che nulla hanno a che vedere con la violazione della Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano». «Sì, la mia cliente è la direttrice sanitaria dell'istituto, ma analizziamo quello che lei, concretamente, ha fatto: ogni membro del personale deve rispondere per eventuali trasgressioni al proprio dovere».

Il nucleo del problema si trova nell'atto d'accusa, sottolinea Postizzi, «nel quale la mia cliente viene accusata di essersi opposta alle istruzioni dell'Ufficio del medico cantonale "permettendo, nella sua veste di direttrice sanitaria, che il personale (infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti di cura eccetera) non applicasse correttamente i predetti provvedimenti"». Sostanzialmente «si imputa alla dottoressa, che tralaltro lavorava al contempo anche al centro Somen, il non controllo del personale. Non abbiamo una violazione diretta del provvedimento, ma indiretta». Ma per affibbiare una colpa, afferma la difesa «non basta dire "sei la direttrice sanitaria"».

Stress e turni infiniti - Vanno poi considerati, aggiunge l'avvocato, «i turni di lavoro incessanti, la mancanza di personale, l'esperienza scientifica limitata, l'assenza di cure efficaci e di un vaccino. Tutto questo in uno scenario stressante e che mutava ogni giorno». La possibilità di sorvegliare e controllare, per la direttrice sanitaria, «era poi largamente limitata considerando che lavorava anche al Centro Somen».

La situazione era particolarmente incerta e tesa a inizio pandemia, afferma dal canto suo l'avvocato Luigi Mattei, difensore del direttore amministrativo. «Nessuno tra gli imputati ha mai pensato di agire contro qualcosa, ma sempre in favore di qualcosa». «Il mio assistito non gestiva poi una sola casa anziani, ma quattro, e in due di queste tra marzo e aprile 2020 non c'è stato nessun contagio». Un caso? Secondo Mattei, no. «Non si può dire "sono stati fortunati", significa che c'è stata una gestione attenta, da parte della direzione, volta a tenere il virus fuori dalla casa anziani».

I controlli? «Non erano il suo compito» - Per la difesa «è chiaro però che il direttore, che aveva sotto di lui 350 dipendenti, non poteva svolgere direttamente i lavori di sorveglianza in ambito sanitario, questi venivano delegati a numerose altre figure». 

La casa anziani di Sementina, nel contesto della prima ondata di Coronavirus, «aveva però dei limiti», continua Mattei, «perché sviluppata in verticale, su molteplici piani. «Sui piani c'era ogni tipo di paziente, i letti erano tutti occupati e c'erano molti residenti con problemi cognitivi». Quando le case anziani sono state chiuse «il direttore, in ossequio a quanto ordinato, non si è poi più recato ai piani».

«Una volta dentro, era impossibile evitare che il virus si diffondesse» - Per quanto concerne invece i test non fatti o svolti con considerevole ritardo, «il medico cantonale aveva indicato di utilizzare i tamponi con parsimonia, solo nei casi più gravi». Era poi vietato, ricorda l'avvocato, testare gli asintomatici: «Ma come si poteva evitare la propagazione del virus senza tamponare tutti?». Senza questa opzione «evitare che il virus si diffondesse nella casa anziani, una volta entrato, era semplicemente impossibile».

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COMMENTI
 

Vasellame di letame 2 anni fa su tio
😅😂😂 L’essere umano non ha mai in tutta la storia dell’umiltà avuto delle aspettative di vita così lunghe. Purtroppo si, vi è stata una pandemia che ha spezzato qualche ramo secco, è normale… Forse che i figli iniziano ad avere anche loro la demenza?😅

andrea28 2 anni fa su tio
https://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/UMC/sportello/rapporti/Rapporto_pandemia.pdf

Sarà 2 anni fa su tio
https://m4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/UMC/sportello/circolari/ist_anz/01_2008___Allegato___Mansionario.pdf Mansionario del direttore sanitario 2.1 In generale Il DS vigila su tutti gli aspetti sanitari e ne assicura il coordinamento e la conformità con la legislazione sanitaria cantonale e federale. In particolare assicura il rispetto dei diritti dei pazienti e il dovere di diligenza degli operatori sanitari. 2.5 Igiene ospedaliera ed ambientale Il DS organizza le misure di medicina preventiva ospedaliera rivolte ai residenti e al personale tese a evitare la diffusione di malattie trasmissibili (es.: vaccinazioni). Egli è responsabile dell’igiene ambientale (piano disinfezione, piano pulizie, sterilizzazione). Per questi ambiti segue le indicazioni del Medico cantonale e dell'Igienista cantonale. 2.6 Malattie trasmissibili Il DS assicura il rispetto della legge in materia di notifica e lotta alle malattie trasmissibili, promuovendo la corretta notifica. Ordina i provvedimenti necessari per contenere e monitorare il contagio tra i pazienti, così come tra questi e il personale. Contatta, al bisogno, il Medico cantonale. Collabora, nelle misure prestabilite, al Piano pandemia cantonale. 2.7 Cartella sanitaria Il DS ha accesso a tutta la documentazione sanitaria dei residenti (cartella medica + fascicolo infermieristico + consulenze + esami paraclinici, ecc.). Egli vigila sulla corretta tenuta e compilazione della documentazione sanitaria e ne assicura un’archiviazione sicura per 10 anni dopo l’ultima cura fornita.

andrea28 2 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Il Piano pandemico é stato rispettato da chi l'ha scritto?... https://m3.ti.ch/DSS/cartellastampa/pdf-cartella-stampa-66027235441.pdf

Fiamma77 2 anni fa su tio
Anche mia nonna è morta in casa anziani e ha contratto li il virus! Mica abbiamo denunciato la casa!!!Questa storia ha tutta l’aria di essere una questione personale… il momento giusto per puntare il dito contro qualcuno che da fastidio magari? Mah…. In ogni caso tutta la mia solidarietà alle due direzioni, al personale e a tutti coloro che hanno perso un caro per colpa del covid … in tutto il mondo

andrea28 2 anni fa su tio
Risposta a Fiamma77
👌

CJ 2 anni fa su tio
Sempre detto che non ci sono stati più morti a sementina che nelle altre case anziani ….ma sono i numeri a parlare 22 morti su un totale di 429 morti per covid in tutte le case anziani . Ma qui sono tutti leoni da tastiera a sparare sentenze …. Saranno gli stessi che non volevano la riapertura delle scuole o dei ristoranti , quelli per l’obbligo della mascherina ovunque , quelli che chiudiamo tutto per un mese e passera tutto, quelli che erano coronafobici fino al midollo e chi non la pensava come loro era un incosciente… E se davvero il medico cantonale è andato oltre le sue competenze sarà meglio che si cambi …e che il suo “consiglio” a marzo 2020 di usare paracetamolo al posto di antinfiammatori è stato un grave errore …che è costato delle vite…più che le tombole fatte alla casa anziani di sementina …

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a CJ
@CJ 429 morti ma le case anziani in Ticino sono 60 con 4500 ospiti, se anche in tutte le altre case la mortalità fosse stata del 20% come a Sementina avremmo avuto 900 decessi.

CJ 2 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Ci sono altre case anziani con numeri simili a Sementina ( nel sotto e sopraceneri ) però loro non vanno a processo capisci il paradosso di sto processo …. Sai qual’e la loro sfortuna di essere stati i primi in ticino tutto li …e oltre tutto su consiglio del medico cantonale sconsigliava gli antifiammatori nella prima ondata …cosa che ha accresciuto la mortalità…. Anche a ottobre-dicembre 2020 ( seconda ondata ) ci sono stati molti morti in case anziani appunto in talune strutture con numeri simili a Sementina … poi è arrivato il vaccino è a cambiato un po’ le cose … Comunque le persone malate e non si sono trovate isolate senza possibilità di vedere figli parenti… spesso si sono lasciate morire di solitudine lo ha ammesso pure merlani si muore pure di solitudine … ricordo che la permanenza media è di meno di due anni nelle case anziani in ticino … non è una passeggiata di salute stare in casa anziani ma vuol dire aspettare di morire molto spesso … io non difendo nessuno che non conosco neanche ma mi sembra una processo farsa con argomenti a dir poco forvianti …personalmente due persone che non vorrei più vedere sono il medico cantonale merlani e il consigliere di stato De Rosa … Di pessimi esempio di come si va in panico e si sbaglia … e poi non si ammettono neanche gli errori
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