Gli account social di numerosi utenti pullulano di messaggi in cui in cambio di quattro chiacchiere vengono promessi fior di quattrini
SAVOSA - Cuoricini, complimenti e tanti soldi. Sono i tre elementi base di messaggi che possono essere ricevuti, anche giornalmente, sui social. Si presentano come Sugar Daddy in cerca di una Sugar Baby, e promettono una vita agiata e senza preoccupazioni. Tuttavia si tratta di una truffa. E le vittime, secondo quanto abbiamo potuto appurare, sono soprattutto donne.
In Ticino la polizia cantonale non ha mai ricevuto segnalazioni specifiche sul tema, tuttavia le utenti che ricevono questo tipo di messaggi non sono poche. Di norma arrivano su Instagram, nelle sezioni "inviti" e/o "messaggi nascosti" dei direct message. A scriverli sono sedicenti sugar daddy, ovvero uomini che si definiscono benestanti con un'età che va dai 50 ai 70 anni e che, da definizione della Cantonale stessa, desiderano «condividere le loro esperienze, come anche la loro economia, con una persona più giovane che presti loro particolare attenzione».
Per citare alcuni messaggi ricevuti da alcune lettrici di Tio: «Ho solo bisogno di una persona con cui poter parlare, con cui condividere i miei pensieri». «Non cerco sesso, né voglio delle tue foto esplicite, ma solo prendermi cura di te». Nel caso si accetti, c'è chi promette anche pagamenti settimanali da 7'500 dollari, ossia poco più di 7mila franchi. Altri propongono anche viaggi, case e «una vita insieme» su qualche isola caraibica.
Ma come funziona la truffa?
Una volta avviata la conversazione e prima che il "sugar daddy" mandi dei soldi, «il truffatore chiede alla vittima di inviargli del denaro per verificare l’account della piattaforma di pagamento digitale da lei usata. Dopodiché si impossessa del denaro inviato e sparisce».
La polizia per evitare brutte sorprese consiglia quindi non rispondere mai ai messaggi di persone che non si conoscono. «Se avete dei dubbi, controllate il loro profilo per vedere se c'è qualcosa di sospetto». Si consiglia inoltre di ignorare i messaggi che promettono denaro gratis e di non fornire dati personali a sconosciuti: «Non lo fareste di persona, quindi perché farlo su Internet?». Al di fuori dai social è anche possibile incrementare «il livello di sicurezza degli applicativi di pagamento con l’attivazione della doppia autenticazione».