L'uomo ha ammesso di aver venduto l'arma al killer, ma nega di essere stato a conoscenza delle sue intenzioni
BELLINZONA - Niente espiazione anticipata della pena per l'impresario bellinzonese che aveva venduto la pistola all'uomo che, lo scorso 11 di maggio, uccise custode del Centro Scolastico "Ronchini" a Aurigeno. L'impresario, che si trova in carcere dall'agosto scorso, ha ammesso di aver fornito l'arma ma nega di essere stato a conoscenza delle intenzioni del killer.
Secondo quanto anticipato questa sera da LaRegione il giudice dei provvedimenti coercitivi ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dall'avvocato dell'impresario. L'uomo è accusato di complicità in assassinio.