La Confederazione ha aperto un concorso per trovare il successore del segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione
BERNA - Il segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione Mauro Dell'Ambrogio andrà in pensione nel novembre di quest'anno. Lo si apprende dal concorso aperto dalla Confederazione per il suo successore, che dovrebbe entrare alle dipendenze dello Stato federale il prossimo primo gennaio.
L'annuncio è stato pubblicato sul Portale d'impiego della Confederazione, come ha rivelato questa sera la radio romanda RTS, a cui il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), da cui dipende la segreteria SEFRI, diretta dal ticinese, ha confermato la partenza in pensione nel novembre 2019.
Il successore di Dell'Ambrogio dovrà disporre di competenze nei settori della digitalizzazione, della robotizzazione e dell'intelligenza artificiale. È pure richiesta una rete di contatti, in particolare con Cantoni, aziende, associazioni e istituzioni, indica l'annuncio.
In carica dal 2012 - L'alto funzionario ticinese era stato nominato alla testa della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) il 23 maggio del 2012 in circostanze tumultuose. La decisione del Consiglio federale era infatti intervenuta a due settimane dal polverone di critiche sollevato dalla prima scelta del ministro dell'economia Johann Schneider-Ammann, caduta su Roman Boutellier.
La scelta era stata contestata da più parti in quanto Boutellier, professore al Politecnico federale di Zurigo, era anche presidente del consiglio di amministrazione di Ammann Group, l'azienda di famiglia diretta dal ministro dell'economia fino al 2010, data della sua elezione nel governo federale.
Nato a Giubiasco nel 1953, avvocato e notaio, liberale radicale, Dell'Ambrogio ha assunto a 25 anni la carica di giudice distrettuale di Bellinzona e cinque anni dopo quella di comandante della polizia cantonale ticinese.
Fra i padri dell'Usi - Otto anni più tardi è diventato segretario generale del Dipartimento per l'educazione e la cultura del Canton Ticino. In tale funzione ha diretto il progetto per la creazione dell'Università della Svizzera italiana (USI).
Dopo essere stato fra le altre cose direttore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), sindaco di Giubiasco e deputato al Gran Consiglio ticinese, dal 2008 ha diretto la Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca (SER) in seno al Dipartimento federale dell'interno (DFI).
Dal 2013, la SER è stata trasferita DFER e raggruppata con l'Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia, dando vita alla SEFRI.