Una nuova interrogazione del deputato MPS punta il dito contro le «menzogne» del Consiglio di Stato e chiede chiarimenti sulle disposizioni IPCT considerate
BELLINZONA - Matteo Pronzini torna alla carica sul tema della previdenza dei Consiglieri di Stato - già protagonista delle ultime due sessioni di Gran Consiglio - ribadendo, regolamento e dichiarazioni alla mano, che quanto affermato dal Governo sull’assoggettamento dei suoi membri alle disposizioni cantonali e federali sia «falso».
«Menzogne» che il Consiglio di Stato utilizzerebbe per «uscire da una situazione di colpevole e imbarazzante illegalità» secondo il deputato MPS, che si dice infatti «convinto» del fatto che tali riferimenti «non siano assolutamente pertinenti».
E «ammettendo per ipotesi» che il ragionamento del Governo fosse ammissibile, «emergono fortissime contraddizioni», prosegue Pronzini, che in un'interrogazione chiede al Consiglio di Stato «sulla base di quali disposizioni del Regolamento IPCT (Istituto di previdenza del Cantone Ticino)» venga versata (anche prima dei 58 anni) agli ex membri dell’Esecutivo cantonale la quota di 22’560 franchi all’anno quale supplemento sostitutivo e si sia deciso di non «procedere ad una riduzione del supplemento sostitutivo AVS/AI incassato».
Una domanda infine il deputato MPS la dedica anche ai 700mila franchi ritirati in anticipo dal presidente del Governo Claudio Zali per l’acquisto di una casa, chiedendo di quantificare percentualmente «a quanto ammontano le riduzioni della prestazioni pensionistiche, di invalidità e decesso» e «sulla base di quali articoli di legge, regolamenti o disposizioni interne sono state calcolate».
Le domande al Governo