A dirlo la Lega dei Ticinesi che respinge l'aumento delle entrate cantonali tramite imposte di circolazione.
BELLINZONA - Non tardano ad arrivare le considerazioni da parte della Lega dei Ticinesi in merito alle decisioni giunte dal Consiglio di Stato.
Per quanto riguarda le misure di risparmio che interessano l’amministrazione cantonale e il personale del Cantone, la Lega sostiene che «il contributo di solidarietà del 2% per i salari superiori a 60mila franchi è una misura sostenibile che in parte compensa l’errore commesso lo scorso anno con il riconoscimento del carovita del 2.5% a tutti i funzionari cantonali invece di accordarlo solo a quelli inquadrati nelle scale salariali basse». Mentre contesta «l’attuale società “a due velocità” con un’amministrazione pubblica sovradimensionata che, grazie ai soldi del contribuente, offre prestazioni privilegiate inaccessibili alla maggior parte dei contribuenti impiegati nel settore privato».
Respinge invece «la prospettiva di un aumento delle entrate cantonali tramite imposte di circolazione. In generale la Lega è contraria a ogni forma di aumento di imposte, tasse o balzelli. In Gran Consiglio la Lega si batterà per ottenere l’abbassamento del moltiplicatore cantonale che determina il calcolo dell’imposta di circolazione nell’ambito della nuova formula».