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CANTONEArriva Zalando, si chiedono garanzie per i lavoratori indigeni

04.10.24 - 15:03
La tutela dell'impiego locale è il contenuto di un'interrogazione presentata da Alain Bühler e altri deputati
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Arriva Zalando, si chiedono garanzie per i lavoratori indigeni
La tutela dell'impiego locale è il contenuto di un'interrogazione presentata da Alain Bühler e altri deputati

BELLINZONA - Va bene l'arrivo a Sant'Antonino di un centro logistico di resi Zalando, purché vengano tutelati i diritti dei lavoratori residenti. È questo il messaggio che arriva attraverso un'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato dai deputati dell'Udc, Alain Bühler, Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli e Tuto Rossi a pochi giorni dalla notizia che Zalando sposterà il suo centro logistico di resi da Neuendorf (Soletta) a Sant’Antonino, affidando la gestione a GXO Logistics.

«Questo trasferimento - fanno notare - ha portato al licenziamento di 350 lavoratori, sollevando preoccupazioni su un possibile sfruttamento della manodopera locale e frontaliera. Le accuse di condizioni di lavoro precarie emerse a Soletta, così come il rischio di dumping salariale, richiamano alla memoria situazioni già viste con il Gruppo Kering, che ha deciso di lasciare il Cantone».

I deputati Udc pur riconoscendo che l'arrivo di grandi aziende «può rappresentare una risorsa per il Cantone», non possono non sottolineare l'importanza di tutelare «i diritti dei lavoratori residenti e la qualità delle condizioni lavorative, garantendo un'equa concorrenza sul mercato del lavoro». Osservazioni che li hanno portati a porgere al Consiglio di Stato una serie di domande con l'intento di far luce su questo arrivo in Ticino.

Eco le domande:
1. Il Consiglio di Stato ha preso contatto con i responsabili di Zalando o GXO Logistics prima o dopo l’annuncio del trasferimento? Se sì, quali temi sono stati discussi?
2. Sono state stabilite garanzie o criteri che diano priorità all’assunzione di manodopera locale rispetto a quella frontaliera?
3. Quale sarà l’indotto diretto e indiretto per il Cantone? Sono state fatte delle previsioni?
4. Sono stati concessi incentivi o agevolazioni a Zalando o GXO Logistics per favorire il trasferimento in Ticino? Se sì, quali sono state le condizioni concordate?
5. È previsto un sistema di monitoraggio per verificare il rispetto delle normative salariali e delle condizioni di lavoro, al fine di evitare situazioni di dumping salariale?
6. Nel caso in cui non ci sia stato alcun contatto con Zalando o GXO, come giustifica il Consiglio di Stato questa assenza di dialogo con un’azienda che avrà un impatto significativo sul mercato del lavoro ticinese e sul territorio?
7. Un'azienda logistica di questa portata rischia di diventare un grande generatore di traffico nella regione. Sono state fatte stime o studi sugli impatti sul traffico? Sono previste misure di mitigazione per evitare ulteriori criticità in questo ambito?
8. Il Consiglio di Stato non ritiene che si stia andando verso una direzione in cui il Ticino rischia di diventare una destinazione per aziende interessate principalmente a sfruttare il basso costo della manodopera, a scapito della qualità degli impieghi e delle condizioni lavorative?

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