LOCARNOMarnin: 170 anni di dolcezza

LOCARNO - Un viaggio lungo 170 anni. La storia di una famiglia, di un’attività di successo, di una passione condivisa: è la pasticceria Marnin. Quella che era una piccola bottega è diventata nel tempo una vera e propria azienda, con una quarantina di dipendenti, una sala da tè, vari negozi e centri di produzione.

Molti anni dopo il trasferimento della sua famiglia da Milano verso Vira Gambarogno, per sfuggire alla peste, Angelo Antognini decise di aprire un’osteria con annesso negozio di commestibili e un prestino. Era il 1852. Di generazione in generazione la storia ha visto così Battista, per poi passare successivamente a un altro Angelo, a Sergio e infine, arrivando ai giorni nostri, ad Arno. 

L’attuale titolare è affiancato dalla moglie Franca, che prima di prendere in mano le redini del «casato dolciario», dopo l’apprendistato in Svizzera interna è andato a scuola da due dei grandi maestri della pasticceria mondiale: il parigino Gaston Lenôtre e il bresciano Iginio Massari. «Ora il futuro è rappresentato da Naomi - spiegano dalla pasticceria - che è comunque già il presente da Marnin grazie al suo talento e alle sue creazioni».

La pasticceria è fiera di aver coniugato «tradizione e innovazioni: alle ricette di famiglia come le frolline al burro, i Panettoni e le Ossa da mordere hanno fatto seguito i Pandananas, i Panmarron o gli Stollen natalizi tipici della Svizzera tedesca. Assorbire prodotti e gusti di altri regioni per unirli a quelli ticinesi e dare un valore aggiunto ai clienti».

Questi 170 anni di Marnin sono stati caratterizzati da molti riconoscimenti prestigiosi: «Basti pensare, tra i tanti, alla vittoria nella degustazione organizzata a Milano dalle trasmissioni «A bon entendeur» e «Patti Chiari» e all’inserimento nel 2015, da parte del Dipartimento Federale degli Esteri, dei panettoni di Arno Antognini nelle Swiss Delicatessen come prodotto nazionale che ben rappresenta la qualità svizzera all’estero».