La gestione digitale dell’ospitalità arriva in supporto dell’utente così come del gerente. Parola al Business Developer di CybHotel
TICINO - Nel settore dell’accoglienza si sta diffondendo il nuovo concetto Digital Hospitality. «L’Ospitalità Digitale o meglio la gestione digitale dell’ospitalità, è quell’insieme di strumenti, concetti e infrastrutture tecnologiche che consentono sia all’utente che al gerente di migliorare, potenziare, ottimizzare, velocizzare e/o automatizzare tutta l’esperienza dell’ospitalità o una parte di essa», spiega Marco Cassiano.
Il Business Developer di CybHotel propone alcuni esempi per spiegare meglio di cosa si tratta: «La DH si applica ad esempio nella gestione intelligente dei dati storici del cliente per tener conto delle sue preferenze o di date rilevanti, sempre nei limiti delle normative sul trattamento dei dati; si applica al processo di check-in e check-out digitale gestito direttamente dall’utente tramite APP o siti dedicati come CybHotel; alla gestione degli acquisti dei servizi aggiuntivi all’interno delle strutture; alla generazione di codici QR per accedere alle stanze, alla struttura o a spazi funzionali (sale riunioni, spa, sale sci, depositi) fino ad aspetti legati alla gestione intelligente dei prezzi, all’ottimizzazione dell’allocazione delle stanze ed in generale a tutti quegli strumenti che permettono di fare le cose meglio o più velocemente o con maggiore efficacia o con minori energie».
Il timore, parlando di automazione, potrebbe essere che queste novità potrebbero portare alla perdita di posti di lavoro. «Non è questo lo scopo della DH - continua Cassiano - anzi, l’idea è che la tecnologia ci aiuti a migliorare i margini e rendere quindi produttive anche le strutture che oggi rischiano la chiusura o sono costrette a farlo. La DH mira a fornire sia al gerente che al cliente delle nuove opportunità e l’ottimizzazione del lavoro e del tempo. In questo modo si può focalizzare l’energia umana sulle attività umane (concierge, assistenza clienti, servizio in camera, accompagnamento clienti, pubbliche relazioni, gestione eventi): più tempo libero dalla burocrazia o dalle procedure noiose, più tempo per il cliente o per sé o per altre attività oggi trascurate».
CybHotel si propone per strutture chiuse o in chiusura, hotel dismessi o problematici. «Possiamo agire in diversi modi, o direttamente o tramite partner finanziari, oppure semplicemente offrendo delle formule che non comportano l’aumento dei costi fissi per l’azienda ricettiva. La soluzione più semplice è la formula Freedom: noi forniamo tutti gli strumenti tecnologici (gestionale PMS, serrature QR o PIN or RFID, box chiavi se richiesto, totem per il self check-in/out, sito vetrina indicizzato) ed il cliente paga solo pochi franchi od euro a prenotazione per notte effettiva di soggiorno. Nessun investimento iniziale quindi. In altri casi forniamo all’hotel i sistemi e prendiamo in gestione le camere pagando un affitto e le facciamo fruttare, poi l’albergatore può riscattarle e tornare a gestirle in proprio una volta rilanciata la struttura. In altri casi invece interveniamo direttamente per acquisire la struttura, riorganizzarla e poi rivenderla oppure interveniamo in seguito come gestori per renderla profittevole. In ogni caso, grazie a CybHotel, si possono riaprire strutture chiuse, tenere in vita quelle che fanno fatica o creare nuovi posti di lavoro trasformando palazzine residenziali in apart-hotel».
Marco Cassiano conclude guardando al futuro. «Penso che assisteremo ad una maggiore diversificazione del mercato, dove alcune realtà andranno verso l’automazione ed altre si focalizzeranno sul rapporto umano, ma in ogni caso lo strumento digitale entrerà sempre di più nella vita pratica di entrambe le realtà perché i vantaggi superano di gran lunga i costi. Chi non si è lamentato del continuo dare e prendere le chiavi della stanza per non avere una pallotta di ghisa in tasca? O le ore trascorse a rimagnetizzare le schede per aprire le porte? Oggi le tecnologie QR sono molto affidabili e flessibili e costano praticamente zero. Offrono un livello di sicurezza accettabile, spesso superiore alle chiavi, e sono più affidabili delle card».