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LUGANOHack4learning: premiate creatività e innovazione

09.09.24 - 06:40
La squadra vincitrice, StarTI, si è aggiudicata un premio di 5'000 franchi
Hack4learning SUFFP
Hack4learning: premiate creatività e innovazione
La squadra vincitrice, StarTI, si è aggiudicata un premio di 5'000 franchi

LUGANO - Si è conclusa con grande successo la quarta edizione di Hack4learning, l’hackathon per la formazione professionale organizzato dalla Scuola universitaria federale per la formazione professionale, in collaborazione con Fill-up e Roteco e con il supporto di Cornèr Banca. L’evento si è svolto presso l’Auditorium di Bellinzona. La squadra vincitrice si è aggiudicata un premio di 5'000 franchi destinato allo sviluppo e all'implementazione di StarTI, un’app innovativa progettata per facilitare la prima accoglienza delle persone migranti in Ticino.

Un totale di 17 partecipanti suddivisi in 5 squadre hanno messo in gioco le loro competenze e la loro creatività per sviluppare soluzioni innovative alle sfide contemporanee della formazione. L’atmosfera è stata carica di energia sin dall’inizio dell’evento, quando alle 9.00 del sabato mattina, i partecipanti, molti dei quali alla loro prima esperienza, si sono conosciuti e hanno iniziato a formare le squadre. Le diverse professioni e la varietà delle esperienze presenti hanno arricchito il processo creativo, permettendo la nascita di idee fresche e innovative.

Curiosità, coraggio e innovazione sono state le parole chiave che hanno guidato i lavori: ciascun gruppo si è fatto portavoce di un’idea che potesse innovare il mondo della formazione e si è impegnato per posare un piccolo mattone del futuro che vorrebbe, grazie anche al supporto dei facilitatori.

La squadra vincitrice, StarTI, si è aggiudicata un premio di 5'000 franchi, destinato allo sviluppo e all'implementazione di un’app per la prima accoglienza che possa aumentare l’autonomia delle persone migranti in Ticino, fornendo anche strumenti utili per la loro formazione. La giuria ha deciso di premiare il progetto StarTI per la sua capacità di valorizzare e rendere protagoniste delle persone che di solito sono messe in una situazione di passività. L’appintende infatti aiutare le persone migranti a integrarsi facilmente nel nuovo contesto e, allo stesso tempo, avendo uno scopo formativo, vuole verificarne l’apprendimento e l’appropriazione di informazioni

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