I totali di 9 paesi non tornano scrive il quotidiano, e fra questi c'è anche la Svizzera
NEW YORK - Nell'ultimo mese c'è una differenza di almeno 28 mila vittime tra l'aumento dei decessi e quelli attribuiti ufficialmente al coronavirus in 9 Paesi. Lo scrive il New York Times analizzando i dati sulla mortalità in questi Paesi rispetto allo stesso periodo del 2019.
Tra i Paesi europei con la differenza percentuale più alta la Spagna (66%). Seguono Inghilterra-Galles e Olanda (33%). Quindi Francia (28%), Belgio (25%), Svizzera (21%) e Svezia (12%). Nella sola New York è + 298%, a Parigi i decessi sono raddoppiati.
Il totale include decessi per coronavirus come pure per altre cause, compresa probabilmente l'impossibilità per alcune persone di essere curate in ospedali sovraccarichi.
Naturalmente, precisa il Nyt. «i dati sulla mortalità nel pieno di una pandemia non sono perfetti. La disparità tra i bilanci ufficiali dei decessi e l'aumento delle morti riflette probabilmente i limitati test per il virus piuttosto che una sottostima intenzionale. Ma il totale delle morti offre una visione completa della pandemia, dicono gli esperti, specialmente perché gran parte dei Paesi riporta solo le morti per Covid-19 che si verificano negli ospedali».