Sono numerose le personalità che si stanno esprimendo sul caso della morte di George Floyd
WASHINGTON - Joe Biden si è detto "furioso" per il tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump accusato di istigare la violenza a Minneapolis. «Ne ho abbastanza. Il presidente fa un appello alla violenza contro cittadini americani in un momento di grande dolore per molti», ha twittato il candidato democratico alla Casa Bianca: «Sono furioso, e dovreste esserlo anche voi».
Biden condanna anche l'arresto di un giornalista afroamericano della Cnn con la sua troupe: «È stato arrestato mentre faceva il suo lavoro, mentre il poliziotto che ha ucciso George Floyd resta ancora libero».
Anche Melania Trump, la first lady, è intervenuta nel dibattito: «Non c'è ragione per la violenza» ha twittato Melania su Minneapolis. «Il nostro Paese - afferma - permette le proteste pacifiche. Ho visto i nostri cittadini unirsi e prendersi cura l'uno dell'altro durante il Covid-19 e non possiamo fermarci ora».
Twitter "censura" anche la Casa Bianca - La Casa Bianca ha ritwittato il controverso post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Minneapolis accusato di "istigare alla violenza". In risposta Twitter, così come aveva fatto sull'account del presidente americano, ha "censurato" il post con la stessa motivazione.
La frase controversa del tycoon, lo ricordiamo, è stata: «Quando partono i saccheggi si inizia a sparare».
«Il presidente non ha istigato la violenza, ma l'ha chiaramente condannata», ha replicato la Casa Bianca, accusando Twitter e il suo numero uno Jack Dorsey di «malafede».
Il Dalai Lama dice la sua - Anche il Dalai Lama condanna l'uccisione di George Floyd. Per il leader spirituale si tratta di un atto di razzismo e di discriminazione.
«Al giorno d'oggi - ha detto - si vede in tv e sui giornali la discriminazione a causa del colore o della religione e poi si viene uccisi a causa di essa e poi c'è anche chi si vanta di essere in grado di uccidere qualcuno».
L'Unione Africana: «omicidio» - Il Presidente della Commissione dell'Unione africana (Ua), Moussa Faki Mahamat, ha «fortemente condannato» via Twitter quanto perpetrato ai danni di George Floyd, definendolo un «omicidio».
Mahamat ha affermato che la Commissione respinge le «continue pratiche discriminatorie nei confronti dei cittadini afroamericani degli Stati Uniti d'America», esortando l'amministrazione Usa a garantirne la fine.
La protesta raggiunge New York - Sono almeno 72 i manifestanti arrestati nella notte durante le proteste a New York per la morte di George Floyd, l'afroamericano che a Minneapolis ha perso la vita per mano della polizia.
Durante i tafferugli esplosi in diverse zone di Manhattan alcuni agenti sono rimasti feriti dai lanci di sassi e bottiglie da parte dei manifestanti.
Nel frattempo, dopo il caos della scorsa notte, a Minneapolis sono stati schierati 500 uomini della Guardia Nazionale per contrastare le proteste, degenerate per la terza notte consecutiva in violenze, vandalismi e saccheggi.