Il presidente americano ha reagito stizzito al discorso dell'ex first lady alla convention democratica.
WASHINGTON - Donald Trump replica duramente all'attacco lanciatogli da Michelle Obama alla convention democratica. L'attuale inquilino della Casa Bianca ha messo sotto accusa la presidenza del marito Barack e del suo vice Joe Biden, dalla gestione dell'influenza suina allo «spionaggio» della sua campagna e si è vantato dei suoi successi per poi darle un consiglio stizzito: «Siediti comoda e guarda!».
«Per favore, qualcuno spieghi a Michelle Obama che non sarei qui, nella meravigliosa Casa Bianca, se non fosse per il lavoro che ha fatto suo marito. Biden è stato meramente un ripensamento, una buona ragione per quell'endorsement tardivo e non entusiastico», scrive in una raffica di tweet.
«Io e la mia amministrazione abbiamo costruito la più grande economia nella storia, di qualsiasi Paese, che era spenta, abbiamo salvato milioni di vite e ora sto costruendo un'economia ancora più grande di prima. I posti di lavoro abbondano, il Nasdaq è già a un livello record, il resto seguirà. Siediti comoda e guarda!», incalza.
Trump accusa il team Obama-Biden di aver dato all'influenza suina una risposta «debole e patetica», con «la grande differenza che ottenne il via libera dalle fake news corrotte».
Il presidente inoltre contesta all'amministrazione Obama-Biden di essere «la più corrotta della storia, compreso il fatto di essere stati sorpresi a spiare la mia campagna, il più grande scandalo nella storia del nostro Paese. Si chiama tradimento e altro. Grazie per le tue gentili parole Michelle!», conclude sarcastico.
Critiche anche ai repubblicani filo Biden - Donald Trump è irritato dalla mossa di Joe Biden di aprire la sua coalizione ai repubblicani che lo criticano. Per questo oggi è tornato ad attaccare l'ex governatore dell'Ohio John Kasich, che ieri ha parlato alla convention dem: «Un perdente» che «ora va dall'altra parte alla disperata ricerca d'importanza», ha twittato.
Ma anche Miles Taylor, un ex dirigente della sua amministrazione, che ha servito come capo dello staff al dipartimento della Sicurezza nazionale: «Un ex dipendente arrabbiato di nome Miles Taylor, che non conosco (mai sentito), ha detto che se n'è andato e ha abbracciato il circuito delle fake news», ha cinguettato. «Ci metteranno tutti contro», ammonisce.