Il presidente Attilio Fontana afferma: «Credo che il ricorso abbia avuto sicuramente un suo effetto»
MILANO - «La Lombardia deve essere collocata in zona arancione. Lo evidenziano i dati all'esame della Cabina di regia, ancora riunita». Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
«Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze», aggiunge.
La questione dati - La Lombardia sarebbe finita in zona rossa sulla base dei dati che la Regione ha inviato alla Cabina di Regia la settimana scorsa e che nelle ultime ore avrebbe rettificato. È quanto si apprende da due diverse fonti qualificate secondo le quali i dati della scorsa settimana, una volta analizzati dall'Istituto superiore di sanità italiano (Iss) sono stati validati dalla stessa Regione.
Con una nota nella giornata di ieri, la Regione aveva fatto sapere di aver inviato una serie di «dati aggiuntivi» per «ampliare e rafforzare i dati standard trasmessi nella settimana precedente». In base all'ultimo monitoraggio, la Lombardia ha un Rt medio a 0,82 (0,78-0,87).
Salvini critico - «Se 10 milioni di cittadini lombardi sono stati rinchiusi in casa per mesi in base a dati e valutazioni sbagliate del governo, saremmo di fronte a danni morali ed economici enormi, un vero e proprio sequestro di massa»: così sui social il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato la collocazione in zona rossa la scorsa settimana della Lombardia, che ora dovrebbe tornare arancione.
«Chi ha sbagliato paghi, chieda scusa e ripari al danno causato» ha concluso, aggiungendo poi che la «Regione Lombardia ha sempre fornito informazioni corrette».
Ricorso accolto? - «Dai rumors che ci arrivano la Lombardia entrerà in zona arancione. Quindi io credo che il ricorso abbia avuto sicuramente un suo effetto», ha detto Fontana alla trasmissione Pomeriggio 5 dopo la riunione di oggi per il monitoraggio dei dati da parte dell'Istituto superiore di sanità (Iss) italiano. Il ricorso al Tar «ha evidenziato un problema che oggettivamente noi avevamo chiarito fin da settimana scorsa, avevamo evidenziato che c'era qualcosa che non funzionava».
I dati italiani - Sono 13.633 i nuovi positivi in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.441.854. L'incremento delle vittime, invece, è di 472, che porta il numero complessivo a 84.674.
In base ai dati del ministero della Salute italiano, gli attualmente positivi in Italia sono 502.053, con un calo di 14.515 rispetto a ieri. Dall'inizio dell'epidemia sono invece 1.855.127 i pazienti dimessi o guariti, con un incremento nelle ultime 24 ore di 27.676.
Nelle ultime 24 ore sono 264.728 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia. Ieri, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 267.567. Il tasso di positività è al 5,1% (ieri era al 5,2%). Sono 2.390 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di 23 nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 144. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.691 pazienti, in calo di 354 unità rispetto a mercoledì.