I ricercatori spingono quindi per «rivedere le terapie» e «svilupparne di nuove»
NEW YORK - La variante del Sars-CoV-2 B.1.1.7 (definita anche "inglese") e la variante B.1.351 (definita anche "sudafricana") mostrano «un'accresciuta resistenza agli anticorpi monoclonali».
Lo indica una ricerca pubblicata sulla rivista Nature da un team di ricercatori della Columbia University, guidato dal virologo David Ho.
La notizia indica che le terapie basate sugli anticorpi monoclonali potrebbero essere meno efficaci nel combattere queste due varianti, come anche quella brasiliana: «Visto il tipo di mutazione, i risultati sulla variante B.1.351 sono probabilmente molto simili a quelli per la variante identificata in Brasile» scrivono gli scienziati.
Inoltre, gli autori dello studio ritengono che il virus stia mutando in un modo tale da potergli permettere di sfuggire a quelle terapie e quei vaccini il cui principale bersaglio è la proteina Spike, ossia l'arma principale che il virus utilizza per entrare nelle cellule. Di conseguenza, «sarebbe necessario rivedere al meglio le terapie, oltre che svilupparne di nuova generazione».
Per quanto concerne i vaccini attuali, «l'attività neutralizzante dei sieri contro B.1.1.7 è ampiamente intatta e non ci si aspetta perciò alcun impatto negativo sui vaccini attuali». D'altra parte, però, c'è un'effettiva perdita di attività «contro la variante B.1.351».
Tutto sommato, «i risultati complessivi sono preoccupanti», concludono i ricercatori. «Se la diffusione dilagante del virus continua, e porta all'accumulo di altre mutazioni critiche, potremmo trovarci condannati a inseguire continuamente l'evoluzione del virus SARS-CoV-2, come abbiamo fatto a lungo per il virus dell'influenza».
Gli autori dello studio, perciò, sostengono l'importanza e la necessità di «bloccare il prima possibile la trasmissione del virus», applicando misure di mitigazione più severe e intensificando le campagne di vaccinazione.
L'Unione europea pronta per il via libera all'approvazione rapida dei vaccini adattati
«L'Ema ha già pubblicato le linee guida per accelerare l'approvazione di vaccini adattati in caso di nuove varianti. Lo adotteremo in collegio l'11 marzo» ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in un'intervista a un gruppo di media europei.
Intanto, il Comitato per i Medicinali per uso Umano (Prac) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha pubblicato il secondo aggiornamento sulla sicurezza del vaccino anti Covid Comirnaty (Pfizer/Biontech).
L'aggiornamento ha concluso che «i vantaggi di Comirnaty nella prevenzione di Covid-19 continuano a superare i rischi e, pertanto, non sono consigliate modifiche per quanto riguarda l'uso di questo vaccino».