I popoli che si muovono maggiormente verso i Paesi europei provengono da Afghanistan, Siria e Venezuela
BRUXELLES - Migranti economici e rifugiati. Sono queste le due macrocategorie che caratterizzano i flussi migratori verso l'Unione europea, che nel corso di un solo anno sono aumentanti dell'87%. Il Paese con il maggior numero di richiesta di protezione è la Germania, seguita dalla Spagna.
Il dato è aggiornato allo scorso 19 luglio e, come riporta ElPaís in esclusiva, è stato fornito dall'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo. In un solo anno sono state inviate 420'500 richieste di asilo, formulate nella maggior parte dei casi da persone di nazionalità afghana, siriana, venezuelana e ucraina. Il 2022 si presenta come l'anno in cui potrebbe essere superato il trend del 2019, ultimo anno prima della pandemia, che ha cambiato profondamente i flussi migratori e la gestione dell'accoglienza.
Le persone richiedenti asilo più numerose, in assoluto e anche a livello svizzero, provengono dall'Afghanistan. Il numero di cittadini in fuga dal Paese è aumentato considerevolmente a causa della salita al potere dei Talebani, avvenuta proprio nell'agosto del 2021.
Il secondo popolo più in movimento verso l'Europa è quello siriano. Si tratta di profughi che si dirigono principalmente verso Paesi Bassi e Germania e che fuggono da una guerra inziata ormai più di dieci anni fa.
Al terzo posto, ci sono le richieste di asilo venezuelane. La maggior parte di queste, ben l'89%, vengono inviate in Spagna. I motivi che portano i cittadini del Venezuela a lasciare il proprio Paese di origine sono di natura politica ed economica. Si tratta soprattutto di giovani e persone sotto i 50 anni che non trovano alcuno sbocco lavorativo e rimettono le loro speranze per il futuro altrove.